Durante la firma del protocollo d’intesa tra l’Associazione donatori, Polizia di Stato e Vigili del fuoco, il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha affermato: “Lavoreremo con il ministro dell’Istruzione ad un ossimoro: la donazione ‘volontaria obbligatoria’ nelle scuole, perché se li becchi a 18 anni poi te li tieni per i successivi 40 anni”. Il vicepremier Salvini afferma anche che la donazione del sangue è “una questione di sicurezza nazionale, perché se non lo raccogli lo compri e in altri paesi non ci sono i controlli rigorosi presenti in Italia.”
La proposta però non ha trovato consensi né tra gli utenti né tra i volontari del Centro nazionale sangue, perché rendere obbligatoria la donazione andrebbe contro uno dei principi fondamentali della donazione stessa, ovvero la volontarietà.
Il Cns e il Civis affermano infatti che sono perplessi dall’ipotesi dell’obbligatorietà e pensano che si sia trattata solo di una provocazione lanciata dal ministro; sarebbero piuttosto d’accordo a “un rafforzamento della collaborazione con le istituzioni e un rilanciato protagonismo delle istituzioni stesse nel promuovere la donazione volontaria, anonima, responsabile e non remunerata di plasma e sangue”.