Sarebbero 800 gliย studenti siciliani tristemente noti per aver usufruito dei 500 euro del bonus cultura con il fine di acquistare smartphone e pc di ultima generazione e, per tale ragione,ย finiti nel mirino di unโindagine della Guardia di finanza.
L’uso improprio del contributo, ideato dal governo Renzi per incentivare lo studio dei ragazzi attraverso la riduzione dei biglietti per musei o eventi culturali o per acquistare materiale didattico, costerร caro ai diciottenni di Caltanissetta: sarร riservata loroย una sanzione amministrativa di 500 euro con il rischio di dover restituire anche il bonus intascato in precedenza.
Il fenomeno delle truffe, tuttavia, non rappresenta una raritร ma, al contrario, nasce quasi con lo stesso bonus e si sviluppa in modo vario e costante fin da subito. Se รจ vero che migliaia di studenti lo hannoย utilizzato come occasione di arricchimento culturale, altrettanto conosciuto รจ il giro di azioni illecite legate a “18app” e ad opera di commercianti e neo-diciottenni beneficiari .
Soldi o acquisti non consentiti al posto di libri: sono solo alcuni dei tanti metodi pianificati dai negozianti in cerca di interessi e colti al volo da adolescenti poco interessati al sapere. Non sarebbero pochi, inoltre, gli studenti all’oscuro di tale opportunitร : questi si dichiarano disinteressati o incapaci di procedere con la registrazione, l’accesso all’appย o l’utilizzo dei buoni.
Nonostante questi eventi spiacevoli e la delusione dei promotori,il ministro della Cultura Alberto Bonisoli ha recentemente confermato โ18appโ per il 2018 e 2019.
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