SAC, la società che gestisce l’aeroporto di Fontanarossa, si prepara all’ormai imminente primo step di opere infrastrutturali destinate a rivoluzionare letteralmente il volto dello scalo catanese.
Una rivoluzione che scatterà il 15 gennaio quando cominceranno i lavori (che saranno ultimati – si spera – ad aprile/maggio, in tempo utile dunque per la nuova stagione estiva) per la realizzazione del nuovo terminal partenze C che sorgerà negli spazi dell’ex centro polifunzionale enogastronomico Norma. Il nuovo terminal C sarà autonomo e destinato alle compagnie low cost, mentre il Norma tornerà alla sua originale destinazione d’uso, mantenendo comunque 4 accessi per i check in, 4 varchi di sicurezza e 4 gate con due voli l’ora.
Il nuovo terminal C sarà diviso dall’attuale aerostazione e dal futuro terminal B dell’aeroporto, ossia la vecchia struttura Morandi. Proprio questo è il secondo step del progetto, a cui la società sta lavorando e che assorbirà la parte preponderante dei costi complessivi del piano triennale d’investimenti (95 milioni) con data consegna lavori fissata per il 2020. La fase propedeutica della progettazione esecutiva è in fase di completamento, poi passerà alla ristrutturazione vera e propria, un’opera che va fatta il prima possibile essendo imposta dall’accordo con Enac.
Catania quindi si appresta a vivere l’ampliamento del proprio aeroporto: un’estensione necessaria, in fondo, se lo scalo supera i 9 milioni di passeggeri, ha molteplici hub collegati (Roma, Malpensa, Istanbul, Parigi, Francoforte) e dalla prossima estate avrà attivo il volo Catania-Dubai, con la compagnia low cost Fly Dubai.