È andato in scena ieri sera, 28 dicembre, a Catania, per la sua seconda data, “Caro amico ti scrivo”, il musical inedito con le canzoni di Lucio Dalla, prodotto da Ouroboros Arts, Media and Group. Con le voci degli attori sul palco, accompagnate da una band dal vivo, lo spettacolo, al Nuovo Teatro Sipario Blu, ha fatto immergere gli spettatori nelle note del cantautore bolognese. Una storia emozionante, che va a ripercorrere i fatti storici più difficili degli ultimi anni, lanciando, tuttavia, un messaggio di speranza per il futuro.
Una comunicazione a distanza
È una storia ordinaria, quella andata in scena al Nuovo Teatro Sipario Blu, di ragazzi qualunque, con i loro sogni e i loro percorsi di studio, nella città di Bologna. Anna, la protagonista, comunica frequentemente con Omar, ragazzo siriano cresciuto in Italia ma costretto a tornare in patria a causa della guerra civile nel suo paese, dando vita ad una corrispondenza epistolare accompagnata da amore, speranza, futuro e amicizia. Molto toccanti le scene frequenti con Anna che dà le spalle al pubblico, davanti al suo pc, mentre scrive le sue lettere all’amico Omar, mettendo in mostra le sue preoccupazioni per quanto sta accadendo in Siria.
Tra studio, amore e lavoro
È facile identificarsi nei personaggi di “Caro amico ti scrivo”, da chi prova a inseguire il proprio sogno di diventare cantautrice, per poi metterlo da parte, come Anna, a chi, come Marco, fidanzato di Anna, desidera viaggiare in America, o come Giovanna, detta Nanì, che prova a entrare nel mondo dello spettacolo ma che viene ingannata. Personalità diverse ma che mettono in scena le ambizioni e le difficoltà di una generazione, come nell’ambito lavorativo, con Anna e Marco a fare da commessi in un negozio di abbigliamento, nonostante i loro titoli di studio. Il tutto accompagnato da un contesto storico difficile, dalla già citata guerra in Siria, al COVID che spezzerà il sogno di Marco di viaggiare in America, fino al conflitto tra Russia e Ucraina.
Sono questi i punti cardine di un musical che, attraverso le note di Lucio Dalla, vuole comunicare un messaggio di speranza per il futuro. Non è un caso che Ouroboros ha deciso di andare in scena a fine dicembre e chiudendo lo show con il brano “L’ anno che verrà”, per accogliere il 2026 alle porte.
Le canzoni di Dalla
Ad ogni momento saliente del musical corrisponde una canzone di Lucio Dalla. Da “Piazza Grande“, che introduce lo spettacolo, ad “Anna e Marco”, come i nomi dei due protagonisti, e altri brani ancora, fino ad arrivare a “Futura” e “L’ anno che verrà“, per giungere al culmine dello show e del significato che vuole veicolare.
Caro amico ti scrivo: una riflessione sull’equilibrio geopolitico
“Uno sguardo al mondo, sempre aperto, e uno alle storie semplici, alle cose comuni attraverso la poetica di Lucio Dalla”. Con queste parole, Andrea Puglisi, amministratore generale di Ouroboros arts and media group, ha voluto, ai microfoni di LiveUniCT, definire cos’è “Caro amico ti scrivo”, nel suo essere una storia ordinaria. “Non deve stupire che Lucio Dalla sia associato al tema di riflessione sull’equilibrio geopolitico e sulla guerra”.
Si è trattato, dunque, di un vero e proprio omaggio all’artista, partendo da un progetto iniziale che prevedeva uno scambio epistolare tra due amici, Anna e Omar, come spiega Andrea, per poi dare vita a qualcosa di più grande, il tutto riuscito perfettamente grazie alla musica di Lucio Dalla.












