Bonus Mobili 2025: Il Bonus Mobili 2025 continuerà a essere valido anche per gli acquisti effettuati nel corso del 2026.
Secondo quanto previsto dalla bozza della legge di Bilancio, il Governo ha deciso di prorogare la misura, mantenendo inalterati i benefici fiscali:
- Detrazione del 50%,
- Tetto di spesa massimo pari a 10.000 euro,
- Ripartizione del bonus in 10 anni.
La norma sarà esaminata dal Parlamento e, salvo modifiche, entrerà in vigore dal 1° gennaio 2026.
Cos’è e come funziona il Bonus Mobili
Il Bonus Mobili 2025 consente di ottenere una detrazione IRPEF del 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici destinati ad arredare immobili oggetto di ristrutturazione edilizia.
La spesa massima ammessa è di 10.000 euro, quindi il risparmio massimo può raggiungere i 5.000 euro, suddivisi in 10 rate annuali di pari importo.
È importante ricordare che non si tratta di un bonus autonomo, ma collegato a interventi edilizi agevolati.
L’importanza della data di inizio lavori
Per beneficiare dell’agevolazione, è fondamentale che la data di inizio dei lavori di ristrutturazione sia anteriore a quella degli acquisti.
La data deve risultare dal titolo edilizio (come CILA o SCIA) o, nei casi più semplici, può essere attestata con una dichiarazione sostitutiva del contribuente.
Questa regola temporale è indispensabile per evitare contestazioni in sede di dichiarazione dei redditi.
Quali interventi danno diritto al Bonus Mobili
Rientrano tra gli interventi che consentono di usufruire del Bonus Mobili 2025:
- Manutenzione straordinaria, come il rifacimento di impianti elettrici o idraulici;
- Restauro e risanamento conservativo;
- Ristrutturazione edilizia, inclusa la demolizione e ricostruzione;
- Ripristino di immobili danneggiati da calamità naturali.
Per i condomini, il bonus si applica anche alla manutenzione ordinaria delle parti comuni (scale, portineria, illuminazione, pavimentazioni), ma solo per l’acquisto di arredi destinati agli spazi condivisi.
Bonus Mobili anche per chi acquista immobili ristrutturati
Il beneficio spetta anche a chi acquista un immobile ricostruito o ristrutturato da imprese di costruzione o cooperative edilizie, purché la data dell’acquisto sia successiva all’avvio dei lavori e si tratti di immobili con miglioramento sismico o detrazioni collegate al Sismabonus acquisto.











