L’assessora regionale alla Salute, Daniela Faraoni, ha avviato una serie di incontri con i dirigenti delle Aziende Sanitarie Provinciali (ASP) della Sicilia per presentare la nuova rete ospedaliera regionale. A Trapani il confronto sarà con la nuova commissaria Sabrina Pulvirenti. La riforma, in discussione da mesi nella Commissione Sanità dell’ARS presieduta da Pippo Laccoto (Lega), punta a un aggiornamento del piano ospedaliero fermo al 2019. Particolare attenzione sarà riservata alla rete dell’emergenza-urgenza, da anni in sofferenza, con l’obiettivo di offrire servizi più efficaci agli utenti e di contenere la mobilità passiva dei pazienti verso altre regioni.
Meno posti letto, ma più efficienza: i numeri della riorganizzazione
Uno dei nodi centrali della riforma riguarda la riduzione dei posti letto: dai circa 18.000 attuali si passerà a 17.630, con un taglio di 370 unità. Questa contrazione è legata alla diminuzione della popolazione siciliana, come previsto dalle normative nazionali. I tagli interesseranno soprattutto l’area meridionale dell’isola, mentre è previsto un rafforzamento delle strutture ospedaliere minori. Nel nuovo piano sarà centrale anche la riorganizzazione dei servizi oncologici, per evitare ai pazienti lunghi spostamenti per terapie come radio e chemioterapia. Le conferenze dei sindaci si concluderanno il 17 luglio, mentre fino al 23 continueranno le interlocuzioni istituzionali prima del passaggio finale in giunta.
Sanità privata e Regione: accordo su budget e mobilità attiva
Un altro fronte della riforma riguarda il rapporto con la sanità privata. La Regione ha trovato un’intesa con le strutture accreditate in merito al budget 2025. Sono previsti incentivi per quelle cliniche in grado di attrarre pazienti da fuori regione, contribuendo così a generare mobilità attiva. Il presidente della Regione, Renato Schifani, ha sottolineato come la collaborazione tra pubblico e privato rappresenti “il modo migliore per garantire una sanità efficiente”. La sanità privata, inoltre, supporterà quella pubblica nei mesi critici di agosto e dicembre, assicurando la continuità assistenziale.












