Ieri mattina, presso l’aula magna della Torre Biologica dell’Università di Catania, si è tenuta la riunione plenaria dell’Osservatorio provinciale per la prevenzione degli incidenti sui luoghi di lavoro. Hanno partecipato all’evento, presieduto dalla dottoressa Maria Carmela Librizzi, prefetto di Catania, rappresentanti istituzionali, professionali e associativi che fanno parte dell’Osservatorio con lo scopo di migliorare le modalità di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro.
A sottolineare l’impegno del prefetto nel promuovere la sicurezza sul lavoro è stata la dottoressa Lucia Frittitta, direttrice del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Università di Catania, che ha, inoltre, menzionato l’approccio multidisciplinare utilizzato. Il dipartimento, continua, non si è limitato alla gestione degli eventi, ma bensì reinserisce il lavoratore e gestisce complessivamente l’evento grazie ad un lavoro coordinato tra diversi ambiti della medicina del lavoro.
Le tre missioni dell’ASP e il coinvolgimento delle scuole
L’avvocato Viviana Lombardo, assessore del Comune di Catania, ha posto l’attenzione sul ruolo dell’amministrazione comunale nel miglioramento della qualità del lavoro per i dipendenti. Ha sottolineato l’importanza delle recenti assunzioni e delle convenzioni siglate con l’Azienda sanitaria provinciale di Catania, che hanno portato all’attivazione di uno sportello psicologico a supporto dei lavoratori. L’assessore ha anche ribadito l’importanza dell’Osservatorio come spazio di confronto tra tutti i soggetti coinvolti nel tema della sicurezza sul lavoro.
La direttrice dell’Inail Catania, dottoressa Diana Artuso, ha invece parlato del ruolo dell’Osservatorio come modello di prevenzione operativa, grazie al lavoro coordinato di ordini professionali, associazioni datoriali, amministrazioni pubbliche e organizzazioni sindacali. Nel suo intervento, ha presentato alcuni dati statistici sugli infortuni sul lavoro degli ultimi anni, sottolineando come le attività dell’Osservatorio possano rappresentare una buona pratica da estendere anche ad altre amministrazioni del territorio.
Ha poi preso parola il direttore generale dell’Asp di Catania, il dottor Giuseppe Lavagna Senzio, che ha parlato di come eventi del genere siano fondamentali momenti di approfondimento e rientrino delle tre missioni dell’Asp: prevenzione, cura e riabilitazione. Il direttore ha sottolineato che la prevenzione può essere raggiunta solo attraverso il coinvolgimento di tutti gli attori istituzionali e non, con un forte investimento nella formazione e nella comunicazione sull’importanza della sicurezza nei luoghi di lavoro. Ha inoltre annunciato che l’Asp, tramite il Dipartimento di Prevenzione, sta portando avanti numerosi progetti di sensibilizzazione nelle scuole, con il riconoscimento di borse di studio per la realizzazione di iniziative di informazione e comunicazione sulla sicurezza. Secondo il direttore, i tavoli tematici dell’Osservatorio offrono all’Asp l’opportunità di pianificare meglio le proprie attività, contribuendo concretamente alla prevenzione degli infortuni.
Prevenzione e settori a rischio
Il prefetto Librizzi ha presentato i tre tavoli tematici che sono stati istituiti nell’Osservatorio, che hanno delineato le attività svolte ed i progetti futuri. Il tavolo Prevenzione, coordinato dal dottor Antonio Leonardi, presidente dell’Organismo Provinciale di Coordinamento Salute e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro dell’Asp di Catania, ha sviluppato un lavoro articolato su sei gruppi tematici, aperti alla partecipazione degli enti interessati. La somministrazione di schede di valutazione alle aziende e la diffusione di documenti di buone pratiche, sono tra le attività svolte.
Il tavolo Settori a rischio, diretto dalla dottoressa Diana Artuso, si è concentrato sull’analisi dei settori con il più alto indice di infortuni. È stata approvata un’indagine conoscitiva, tramite questionari, volta ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e ai responsabili dei servizi di prevenzione e protezione nel settore Ateco E, che riguarda fornitura di acqua, reti fognarie, gestione rifiuti e risanamento. Questo comparto, nel territorio etneo, presenta un’elevata frequenza e gravità infortunistica, rendendo necessarie misure specifiche di prevenzione.
Benessere delle lavoratrici e gli impegni per il futuro
Il tavolo Prevenzione nelle attività lavorative delle donne, coordinato dalla dottoressa Federica Nicolosi, viceprefetto aggiunto della Prefettura di Catania, ha focalizzato l’attenzione sugli infortuni in itinere, ossia quelli che avvengono nel tragitto casa-lavoro e viceversa. I dati mostrano come le lavoratrici sono spesso esposte a pericoli del genere, legato alla difficoltà di conciliare vita professionale e familiare. Sono state proposte misure concrete nei luoghi di lavoro, come la creazione di ludoteche e asili nido aziendali, per ridurre i livelli di stress psico-fisico e migliorare il benessere delle lavoratrici.
In conclusione, il prefetto ha sottolineato l’importanza della presenza degli studenti universitari e degli istituti tecnici Galileo Galilei e Vaccarini di Catania, poiché i giovani avranno un futuro sia come lavoratori che come datori di lavoro. Ha inoltre posto l’accento sulle nuove sfide legate alle trasformazioni del mondo del lavoro, come lo smart working e l’uso delle piattaforme informatiche, che comportano nuove responsabilità per le aziende e per i dipendenti. Tutti i partecipanti, in conclusione, hanno espresso solidarietà e impegno per rafforzare la sicurezza nei luoghi di lavoro, grazie ad una collaborazione tra istituzioni, aziende, associazioni e mondo accademico.