Il fercolo di Sant’Agata, che attraversa le vie di Catania è un vero e proprio capolavoro di devozione e tradizione. Trasportato faticosamente dai devoti per tre giorni, dal 4 al 6 febbraio, il fercolo è sempre ornato da splendidi addobbi floreali, che sono scelti con grande attenzione per rappresentare i vari aspetti del martirio e della purezza della santa.
Il significato legato ai colori
Il 4 febbraio, durante il giro esterno, sono utilizzati garofani rossi. Questo fiore, dal colore intenso, simboleggia la passione e il martirio di Sant’Agata. Il rosso, infatti, è da sempre associato alla sofferenza e al sacrificio, ma anche alla forza e al coraggio. Simbolo della sofferenza e della resilienza di Agata.
Il 5 febbraio, giorno dedicato al giro interno, la vara è invece adornata con garofani bianchi. Il colore bianco vuole rappresentare la purezza e la candidezza di Sant’Agata, e di una vita consacrata a Dio. Il bianco, infatti, richiama la santità e la purezza spirituale, ed è il colore della verginità e della santità. D’altronde da sempre Sant’Agata, che rifiutò le lusinghe del mondo per dedicarsi interamente a Dio, è vista come un modello di purezza e fede incrollabile.
Questi fiori, scelti per rappresentare la passione e la purezza di Sant’Agata, sono una tradizione che unisce simbolismo religioso e devozione popolare, testimoniando l’affetto e il rispetto che la città di Catania nutre per la sua Patrona. La loro presenza sul fercolo non è solo un ornamento estetico, ma un modo per i fedeli di rivivere ogni anno la storia e il martirio della santa, per ricordare la sua testimonianza di fede e per rendere omaggio alla sua figura, sempre viva nel cuore della città.