È stato firmato stamattina, a Palazzo d’Orleans, il rinnovo dell’accordo per la realizzazione dei poli universitari penitenziari della Sicilia, per il triennio 2024-2027. La Regione ribadisce, pertanto, l’impegno istituzionale per garantire e promuovere la formazione universitaria dei detenuti dell’Isola.
L’ obiettivo è quello di garantire un percorso di istruzione e formazione ai detenuti, con l’opportunità di ottenere un titolo universitario.
L’ intesa è stata raggiunta con il presidente della Regione, l’assessore all’Istruzione e alla formazione professionale, il Garante regionale dei diritti dei detenuti, il Provveditore dell’Amministrazione penitenziaria in Sicilia, i rettori delle Università di Palermo, Catania, Messina. Sarà perfezionata successivamente l’adesione all’accordo anche da parte della Kore di Enna.
Sono numerosi i detenuti che hanno deciso di intraprendere un percorso di studi universitari. Per l’anno accademico 2023-2024, gli iscritti sono 118. Le attività avranno prioritariamente luogo nelle sedi individuate dal Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria, d’intesa con gli atenei, con il fine di coordinare le attività didattiche e di dare riconoscimento all’impegno profuso dai singoli operatori, ossia docenti, tecnici, personale amministrativo, tutor e studenti.
I detenuti potranno, inoltre, usufruire di strumentazioni tecnologiche, materiale librario e didattico o banche dati e un sevizio di sostegno allo studio attraverso attività di tutorato e mediante tecniche di insegnamento a distanza. E ancora, non sono esclusi tirocini curriculari e misure economiche che favoriscano l’iscrizione e la frequenza dei corsi.