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Morti sul lavoro: sebbene il 2024 sia appena arrivato, una delle prime statistiche dell’anno non porta affatto buone notizie. Infatti, secondo quanto rilevato dal Centro Studi Cub, i morti sul lavoro in Italia nel corso del 2023 sono stati quasi 1.500. Si tratta chiaramente di un numero enorme se si pensa ai numerosi progressi nel campo della sicurezza sul lavoro.
Ma la quantità fa è ancora più impressionante se si pensa che sono state spezzate quasi 1.500 vite mentre si trovavano sul luogo di lavoro. Ma quali sono i dati nello specifico, e qual è la situazione in Sicilia e nelle singole province dell’Isola? Ecco un approfondimento sulla questione sulla base dei dati forniti dal Centro Studi Cub e dall’Osservatorio Sicurezza sul lavoro di Vega Engineering.
Morti sul lavoro: la situazione in Italia
Come anticipato, il Centro Studi Cub si è occupato di realizzare un’analisi sull’andamento dei decessi sul luogo di lavoro in Italia. In particolare, secondo quanto rilevato per l’anno 2023, i morti sul lavoro su tutto il territorio nazionale sono stati 1.485, a fronte dei 1.484 dell’anno precedente. Stando ai calcoli forniti dal Cub, si tratterebbe di circa 30 morti ogni settimana, con una media di 4 al giorno. Numeri spaventosi, soprattutto se declinati giornalmente.
Ma il Cub si è occupato anche di dividere i risultati in categorie e, nello specifico, i settori che si sono rivelati come più pericolosi per il numero di decessi rilevati sono stati quelli dell’edilizia, dell’agricoltura e dei trasporti. In aggiunta, 900 sono morti sul luogo di lavoro, mentre in 585 sono deceduti mentre andavano o tornavano dal posto di lavoro.
Incidenti mortali sul lavoro: la classifica regionale
Per quanto riguarda le situazioni regione per regione, il triste podio è occupato da Lombardia, Veneto e Campania. Nello specifico, la prima ha fatto riscontrare ben 185 morti, il Veneto 142 e la Campania 123 decessi. Gli ultimi tre posti, destinati alle regioni con il minor numero di decessi sul luogo di lavoro sono invece occupati da Basilicata, Molise e Valle d’Aosta, rispettivamente con 14, 10 e 5 vittime.
Tuttavia, in statistiche simili va anche considerato la vastità del singolo territorio regionale e il numero di lavoratori presenti in una determinata area, i quali sono chiaramente più alti per le prime regioni.
E la Sicilia? Per quanto riguarda la regione più grande d’Italia, i dati non sono confortanti. Infatti, l’Isola si trova esattamente al quarto posto per numero di decessi sul lavoro, con un totale di 109 vittime nel corso del 2023.
Morti sul lavoro: la situazione nelle province siciliane
Dopo aver compreso quali sono le situazioni a livello nazionale e regionale, è tempo di concentrarsi sui risultati provinciali per la Sicilia. A tal proposito, l’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente di Vega Engineering ha elaborato una statistica degli infortuni mortali sul lavoro nel corso del 2023, aggiornata al mese di novembre.
Secondo quanto rilevato e sulla base dei dati raccolti fino al mese di novembre, la provincia siciliana che ha fatto registrare il maggior numero di decessi in base all’indice di incidenza è stata Siracusa. Infatti, tra tutte le province italiane, si trova al terzo posto, con l’80,8% di indice di incidenza sugli occupati e un totale di 9 casi rilevati. A seguire si trovano la provincia di Messina, che si piazza al 13esimo posto in Italia con il 59,3% di indice di incidenza sugli occupati e un totale di 10 casi totali, mentre la terza provincia siciliana è quella di Palermo, al 51esimo posto in Italia con il 34,1% di indice di incidenza e 11 casi totali.
Di seguito, i risultati delle altre province siciliane in ordine di graduatoria per l’indice di incidenza:
- Catania (61esimo posto, con 27,8% di indice di incidenza sugli occupati e un totale di 8 casi);
- Trapani (67esimo posto con il 25,8% di indice di incidenza sugli occupati e 3 casi rilevati);
- Enna (76esimo posto con il 21,8% di indice di incidenza sugli occupati e un solo caso);
- Ragusa (87esimo posto con il 17,8% di indice di incidenza sugli occupati e un totale di 2 casi);
- Agrigento (88esimo posto con il 17,7% di indice di incidenza sugli occupati e 2 casi totali);
- Caltanissetta (92esimo posto con il 16,8% di indice di incidenza sugli occupati e un solo caso rilevato).