Un drone per consegnare ai detenuti 15 microcellulari con i quali comunicare con l’esterno: รจ questo il piano innovativo per violare la sicurezza del carcere di Bicocca, a Catania, che gli agenti del corpo della Polizia penitenziaria hanno depistato. Si tratta dell’ennesimo caso di ritrovamento di oggetti detenuti indebitamente dai carcerati. La mancanza di personale e l’arretratezza delle carceri, sprovvisti di jammer e inibitori di segnale per bloccare tutte le comunicazioni, rende facile l’introduzione di oggetti di ogni genere all’interno delle prigioni. L’USSP, il sindacato della polizia penitenziaria, denuncia l’imbarazzante situazione, esprimendo forti preoccupazioni per la sicurezza del sistema penitenziario in Sicilia e in Italia.
โDa tempo โ affermano i sindacalisti โ lamentiamo la ferma preoccupazione per la tenuta della sicurezza degli Istituti penitenziari, e per questo di dotare la polizia penitenziaria di jammer e inibitori di segnale, o ancora di formare unโaliquota di esso con specifiche competenze nellโutilizzo e nella gestione dei droni, cosรฌ da contrastare quanti violano gli spazi penitenziari per lโintroduzione di ciรฒ che รจ ritenuto illecito, come in questo caso i cellulari. Questo episodio di tentata introduzione dei cellulari ed altro materiale per la telefonia non รจ il primo caso e come accaduto in precedenza saranno espletate le indagini per assicurare gli autori alla giustizia“.
“La polizia penitenziaria di Catania Bicocca, nonostante la gravissima carenza di personale, che rende agevole i tentativi di introduzione ai malviventi, ha intercettato ed evitato la diffusione dei telefonini, i quali potevano essere utilizzati per comunicazioni illecite. Sono oramai diversi gli espedienti utilizzati, come quello dellโutilizzo di pacchi, allโingestione durante le fasi di permessi premio a quello piรน innovativo, ovvero la consegna a domicilio, innanzi alle finestre delle celle con lโutilizzo di droni“.