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Il Consorzio interuniversitario AlmaLaurea fotografa ogni anno la condizione occupazionale e il profilo dei laureati nei vari Atenei italiani. Quest’anno è alla sua XXV edizione e, come sempre, è uno strumento efficace per indagare sullo status degli studenti delle università sotto vari punti di vista, dalla formazione pre e post laurea al tasso di occupazione o disoccupazione dopo il conseguimento del titolo. Ecco i dati degli studenti laureati al dipartimento di Scienze della Formazione all’Università di Catania.
Formazione pre-universitaria
Nell’anno 2022, la maggioranza di studenti immatricolati in uno dei corsi di studi del dipartimento di Scienze della formazione è proveniente da un istituto superiore liceale. Su un campione di 515 persone che hanno compilato il questionario, infatti, l’88,7% è proveniente da un liceo, con prevalenza dell’indirizzo scientifico, al 28%, e scienze umane a quota 25,9%. A completare la top 3 il liceo classico con un numero di studenti pari al 18,1%.
Dagli istituti tecnici, invece, il primato appartiene agli indirizzi tecnico economici, con una percentuale del 7,4%.
È dell’1,9% la percentuale di studenti che hanno conseguito il diploma di scuola superiore presso un istituto professionale.
Caratteristiche anagrafiche
Al dipartimento di Scienze della Formazione, risalta all’occhio la netta maggioranza femminile. Ben l’88%, in base al collettivo di persone intervistato, sono donne, mentre gli uomini raggiungono il 12%.
L’ età media durante la laurea, invece, per gli studenti di Scienze della Formazione è di 26,1 anni e una buona percentuale, il 57,4%, è riuscita ad essere regolarmente in corso con gli studi. La durata media si attesta, infatti, sui 3,9 anni e il ritardo alla laurea è di 1,2 anni.
Analizzando i dati relativi alla residenza, il 71,3% è proveniente dalla stessa provincia della sede degli studi. A seguire, con il 26,9%, gli studenti provenienti da un’altra provincia della stessa regione della sede degli studi. Percentuali ben più basse per chi giunge da altre regioni, l’1,7% e all’estero, lo 0,2%, per studiare in uno dei corsi di laurea del dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Catania.
Scienze della Formazione: condizione occupazionale dei laureati
Quali sono le condizioni occupazionali dei laureati al dipartimento di Scienze della Formazione dell’Ateneo catanese? Ecco i dati di AlmaLaurea che “fotografano” lo status lavorativo di chi ha conseguito il titolo in uno dei corsi di laurea della sede delle Verginelle a Catania.
Su un collettivo di 376 intervistati, il tasso di occupazione è medio è del 33,3% per quanto riguarda gli uomini, mentre per le donne è del 43,3%. Sempre per quanto riguarda le donne, se si considera il tasso di occupazione dopo il conseguimento di uno dei titoli magistrali, la percentuale mostra dati discreti, toccando il 62,2%. Per gli uomini lo stesso dato è del 37,5%, ma bisogna considerare la netta minoranza maschile al dipartimento di Scienze della Formazione.
Il tasso di disoccupazione è del 19,9%.
Retribuzione
Quanto guadagnano i laureati in uno dei corsi di laurea in Scienze della Formazione? Secondo i dati di AlmaLaurea, la situazione non è del tutto esaltante, con cifre medie che non riescono a toccare i 1000 euro.
Per quanto riguarda gli uomini, la retribuzione media è di 953 euro. Ma il dato che salta all’occhio è la differenza tra retribuzione media dopo il conseguimento della laurea di primo livello e dopo il conseguimento della magistrale. E paradossalmente, la paga media con la sola triennale è di 970 euro, mentre post magistrale si scende a 876 euro.
Analizzando la situazione per quanto riguarda le donne, la retribuzione media complessiva scende a 793, forse frutto di un gap generazionale non ancora colmato. Ma la paga media per le donne con una laurea magistrale sale a 906 euro.
Si tratta, comunque, di dati non molto soddisfacenti, vista la retribuzione media totale che si ferma a 812 euro.
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