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Tradizioni siciliane, dalla “cunzata ro liettu” alla “fuitina”: le usanze tipiche

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In Sicilia le usanze tipiche sono molte e alcune sono ancora vive e vengono praticate tutt'oggi. La redazione di LiveUnict ha deciso di andare alla ricerca delle piĆ¹ leggendarie.

Le tradizioni in Sicilia sono ancora vive e vengono praticate da tantissimi abitanti dell’Isola per non perdere appunto le proprie tradizioni e tenere salde le proprie origini siciliane. Ma, vediamo quali sono le piĆ¹ tipiche e la storia che c’ĆØ dietro ad ognuna di essa.

A cunzata ro liettu

ƈ una vecchia tradizione che si tramanda di generazione in generazione ed ĆØ ancora molto praticata in Sicilia. Infatti, qualche giorno prima del matrimonio i parenti e gli amici si recano a casa degli sposi e le ragazze nubili si recano nella stanza da letto degli sposi e due o quattro ragazze nubili preparano ilĀ letto per il giorno del matrimonio sotto gli occhi di mamma, suocera, zie, cugine.

Le lenzuola utilizzate sono solitamente pregiate e arricchite con ricami e merletti, e prima di stendere coperte e copriletto, a seconda dei casi, anticamente si era soliti inserire per buon auspicio agli sposi soldi e riso ma negli ultimi tempi ci si sbizzarrisce con scherzi di varia natura o genere. Infine ĆØ quasi dā€™obbligo lā€™utilizzo dei confetti, solitamente impiegati per creare cuoriĀ e iniziali degli sposi sul letto e sui comodini.

Inoltre, ĆØ di fondamentale importanza,Ā  che durante il ā€œritoā€Ā gli sposi non entrino in camera da lettoĀ Ā poichĆ© dovranno ammirarlo solo dopo leĀ nozze.

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La fuitina

Allā€™epoca, non si cominciava una relazione o si conosceva un ragazzo sui social, alle feste, sui siti dā€™incontri o durante le gite scolastiche. I modi di conoscere il futuro marito erano differenti. Infatti, le prioritĆ  erano altre, era senzā€™altro mettere su famiglia, accasarsi e trovare la propria felicitĆ  allā€™interno di un ā€œnidoā€. Differenti, tuttavia, erano le usanze e i modi per cercare marito.

Senzā€™altro tutti avranno nonni, familiari o conoscenze che hanno intrapresoĀ la classica ā€œfuitinaā€,Ā ovvero la classica avventura amorosa che consisteva nel mettere in atto ā€œla scappata con lā€™uomo che si amavaā€. La fuitina veniva messa in atto da tante ragazze e ragazzi che non erano liberi di godersi il proprio amore, a volte, poichĆ© i genitori imponevanoĀ delle ā€œregoleā€ durante la relazione e dunque si decideva di scappare insieme al proprio innamorato per rimanere insieme per sempre.Ā 

La proposta di matrimonio

Nelle classi piĆ¹ popolari e contadine, tanti anni fa, era la nuova a decidere la sposa per il proprio figlio. Infatti, la donna metteva gli occhi su una giovane e decideva che doveva essere la futura moglie del proprio figlio, a volte anche ad insaputa del figlio stesso.

Ma, la donna non poteva andare diretta dalla ragazza e chiederle di sposare il figlio e dunque c’era un gioco di parole che si metteva in atto. La madre dello sposo, infatti, si recava dalla sperata futura suocera con una scusa e le poneva una domanda indiretta che poteva fare presumere la disponibilitĆ  o meno della ragazza. La donna si poteva recare con un pettine del telaio e chiedere allā€™altra: ā€œ ho un pettine di nove punti, mi servirebbe un pettine di sediciā€ e la risposta poteva essere ā€œ ve lo do volentieriā€ oppure ā€œ mi spiace, ce lā€™ho, ma mi serveā€ e questā€™ultimo caso era il rifiuto, ovviamente, di sposare il ragazzo.

La serenata

Indubbiamente lā€™elemento piĆ¹ dolce. Usanza di origine medievale, si ĆØ diffusa rapidamente fino agli anni del secondo dopoguerra. La serenata era considerata un ottimo strumento per riunirsi e condividere con la comunitĆ  lā€™unione di due fanciulli e rientra nelle tradizione tipiche sempre riguardanti i matrimoni siciliani. Infatti, ĆØ tradizione che la sera prima delle nozze i due sposi dormano a casa delle rispettive famiglie e che l’uomo la sera prima vada sotto casa della famiglia della donna e gli faccia una serenata sotto il balcone.Ā 

A proposito dell'autore

Noemi Costanzo

Nasce a Ragusa il 29 ottobre 1996, ĆØ attualmente laureanda in lingue e culture europee. Ha vissuto in Francia, innamorata della lingua francese, di Parigi e del pain au chocolat. Appassionata di slow travel, ama immergersi nelle culture del mondo, esplorando nuovi posti e conoscendo nuove persone. Sogna una vita in America e una carriera nel giornalismo.
Coordinatrice della redazione di LiveUnict da luglio 2021.