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Le feste nazionali sono sempre un motivo di gioia per molti, anche se spesso non tutti sono a conoscenza di ciò che si festeggia. Infatti, soprattutto quando si entra nel meccanismo di routine, può capitare che la possibilità di “staccare” dal lavoro o dallo studio per dedicarsi al relax o allo svago possa superare la necessità di comprendere le motivazioni alla base dei festeggiamenti. Tuttavia, rimane fondamentale sapere le origini e la storia di una festa per la quale si ferma il Paese intero.
Per esempio, il 25 aprile ricorre la Festa della Liberazione d’Italia: ma da chi è stata liberato il Paese? E quando risale l’origine di questa festività? Ma soprattutto, perché la Festa della Liberazione si festeggia proprio il 25 aprile? Ecco la storia e la spiegazione dell’origine di questa festività.
25 aprile: la storia della Festa della Liberazione d’Italia
Come già anticipato, il 25 aprile ricorre la Festa della Liberazione: con questa espressione si fa riferimento alla liberazione dell’Italia dalle forze armate nazifasciste durante la Seconda Guerra Mondiale. Tuttavia, è importante sottolineare come, nella Storia, la data del 25 aprile non corrisponda esattamente alla fine della guerra in Italia e alla definitiva ritirata dei nazifascisti dal Belpaese.
Infatti, questa data è stata scelta come simbolo in quanto corrisponde all’inizio della ritirata dei soldati nazisti tedeschi e fascisti della Repubblica di Salò. Nello specifico, il 25 aprile del 1945 fu anche il giorno in cui il CLNAI, Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia proclamò l’insurrezione generale di tutti i territori in cui erano ancora presenti le forze nazifasciste. Da tale ordine ne conseguì l’attacco da parte dei partigiani nei confronti dei nemici oltre ad alcuni decreti, tra i quali si ricorda la condanna a morte per tutti i gerarchi fascisti, compreso Benito Mussolini, il quale fu catturato e fucilato il 28 aprile 1945.
25 aprile: l’istituzione della Festa
Ma quando si decise di celebrare la Festa della Liberazione proprio il 25 aprile? Fu a partire dall’anno successivo ai fatti precedentemente raccontati, vale a dire dal 1946, quando si decise di celebrare la festa del 25 aprile. “A celebrazione della totale liberazione del territorio italiano, il 25 aprile 1946 è dichiarato festa nazionale”, fu questa la dicitura inserita nel decreto legislativo del 22 aprile 1946, con il quale si stabilì l’attuale Festa della Liberazione.
Tuttavia, fu solo nel 1949 che il 25 aprile venne istituzionalizzata come festa nazionale, così come lo è al giorno d’oggi. E proprio nella stessa occasione fu definita un’ulteriore festa nazionale per l’Italia, vale a dire quella della Repubblica che ricorre ogni anno il 2 giugno.
Festa della Liberazione: come si festeggia
E come si festeggia il 25 aprile? Come per ogni festa nazionale, l’evento che non può mai mancare è quello dell’omaggio della corona d’alloro da parte del Presidente della Repubblica al Monumento al Milite Ignoto sito all’Altare della Patria di Roma. Si tratta di un gesto che mira a ricordare ed elogiare tutti coloro i quali sacrificarono la loro stessa vita per la Patria.
Tuttavia, a livello locale, sono moltissime le manifestazioni che vengono organizzate ogni anno per ricordare l’anniversario della liberazione del territorio italiano dal nazifascismo. Infine, passando dal livello istituzionale a quello più popolare, il 25 aprile è sempre sinonimo di giornate da trascorrere all’aria aperta in compagnia di parenti ed amici, complice anche l’arrivo della bella stagione, in modo da staccare dalla routine quotidiana e cogliere l’occasione per riflettere sui sacrifici dei nostri antenati.