Successivamente ad una serie di controlli operati dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, d’intesa con il Ministero della Salute, in 1.058 aziende di ristorazione di tutta Italia operanti all’interno di mense scolastiche di ogni ordine e grado sono sorte delle irregolarità in circa un terzo di esse, contando addirittura 482 violazioni penali e amministrative, con sanzioni pecuniarie per 240 mila euro.
Nel catanese, sono stati posti sotto sequestro 17 kg di preparato alimentare privo di indicazione di provenienza, utilizzato per la panatura degli alimenti, in un laboratorio per la produzione pasti per la refezione di scuole primarie e dell’infanzia della provincia etnea, con l’aggiunta di prodotti decongelati a base di carne senza controllo della temperatura.
Ma non è tutto, in un refettorio presente in territorio catanese, in una scuola elementare, sono stati rinvenuti “peli umani” in alcune confezioni termosaldate di pasti destinati alla mensa. Successivamente i carabinieri del Nas di Catania hanno deferito in stato di libertà il titolare dell’impresa alimentare responsabile della fornitura dei pasti alla scuola.
A cosa sono dovute queste “mancanze”
La maggioranza delle mancanze in quest’ambito è dovuto essenzialmente da alcune carenze strutturali e impiantistiche dei locali impiegati alla preparazione dei pasti, che portano alla mancata attuazione dell’autocontrollo, della tracciabilità e della presenza di allergeni, elementi fondamentali per prevenire delle possibil intossicazioni alimentari e/o reazioni allergiche, ancor più significativi nelle fasce sensibili delle utenze scolastiche, quali i bambini.