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È stata inaugurata ieri l’edizione di 2022 di Etna Comics, nonché la decima, un’ edizione che sa di ritorno alla normalità, dopo due anni di stop a causa della pandemia COVID-19. Ai microfoni di LiveUnict è intervenuto Gabriele Dell’Otto, l’artista che ha realizzato il manifesto ufficiale di questa decima edizione.
Ritorno alla normalità
La parola più pronunciata è stata, senza dubbio, normalità, quella normalità tanto attesa che sta pian piano tornando tra la gente. È stato questo il tema più discusso nel corso di questa intervista, accompagnato da tanto entusiasmo a fronte di questa ripartenza sotto tutti i punti di vista.
“Bellissimo essere qui, è una cosa sperata a lungo da tutti. Quale miglior occasione, se non quella di Etna Comics, per respirare aria di normalità. È la seconda volta che vengo — afferma Dell’Otto — mi invitano ogni anno e a volte riesco a fare questa scappata in questo posto magnifico, con tanta gente che è un piacere rivedere”
Differenze rispetto a due anni fa
Inevitabilmente, dopo due anni, ci sono delle differenze, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto della socialità e delle relazioni. Gabriele Dell’Otto sottolinea ciò ed Etna Comics è il momento della rinascita, rappresentata dalla fenice raffigurata nel suo manifesto.
Sono stati due anni duri, ma ora è giunto il momento di reagire e, in merito a questo, Dell’Otto afferma: “Sono stati due anni che hanno messo alla prova tutti quanti. Ora ci troviamo di fronte alla necessità di riattivare relazioni serie e profonde, osservando la situazione storico-sociale che stiamo vivendo. E la stessa cosa — continua Dell’Otto — la vivo a Roma, dove abito. Quando le persone rimangono unite, nel bene o nel male, le cose vanno avanti”.
Parole, quelle di Gabriele, che invitano, dunque, alla riunione delle persone, simbolo di ripartenza.
“Quando le persone si dividono, c’è sempre una ferita da ricucire. In questo caso, si è trattato di una divisione che non è stata volontaria. Dopo due anni — continua — capiamo che tutto ciò che abbiamo vissuto non va dimenticato ma gli va dato il giusto peso“.
L’invito che fa Gabriele Dell’Otto è quello ad amarsi, andando oltre le ideologie, motivo principale, secondo lui, di divisione e paura.
“Invitare la gente a Etna Comics per sconfiggere la paura? Assolutamente sì. Le persone si devono amare, quella è la cosa fondamentale, che viene meno quando cominciamo a giudicare il nostro prossimo”.
Riflessioni sul manifesto di quest’anno
Un grande successo ha suscitato il manifesto di quest’anno, che trasmette la voglia di rinascita. Non a caso, come già affermato da Dell’Otto durante la cerimonia d’apertura, è stata scelta la figura della fenice, accompagnata dalla rinascita di una ragazzina.
Il tutto viene reso ancora più chiaro, quasi come una didascalia di commento, con la scritta melior de cinere surgo, ripresa dalla Porta Ferdinandea, uno dei principali monumenti della città di Catania.
Nel corso dell’intervista, i commenti sul manifesto hanno dato spazio anche a diverse interpretazioni.
“Riferimento ad Hunger Games? No, però questa è una cosa molto interessante e ci interroga su una domanda molto importante, su questa diatriba tra arte come messaggera di ciò che vuole dire l’artista e arte come interpretazione personale di colui che guarda l’opera. Io scelgo questa seconda opzione. Ad esempio — prosegue l’artista — io vado a vedere un Caravaggio, a me suscita delle cose e a te delle altre. Il messaggio non è solo dell’artista, deve essere trasversale, tocca diverse corde emotive per diversi motivi come età, background culturale ed esperienza dei media. Questa interpretazione con riferimento ad Hunger Games mi fa sorridere perché non ci avevo mai pensato e non l’ho mai visto, però ora che ci penso noto anche io la somiglianza con il titolo La Ragazza di Fuoco”.
Migliorare Etna Comics?
Gabriele Dell’Otto è stato grande protagonista di vari Festival in tutta Italia, come Lucca e Roma. E alla domanda se c’è qualcosa da migliorare nel festival etneo risponde: “Etna Comics è bellissima così com’è. Gli organizzatori sono talmente attenti che ogni anno le cose migliorano. Spesso tendiamo a volere le cose perfette — continua Dell’Otto — però ci dimentichiamo delle cose che abbiamo. Potrebbe essere meglio? Sì, ma ricordiamoci sempre che il presente è un dono e bisogna goderselo“.