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Maltrattamento all’infanzia, indice CESVI: Sicilia maglia nera per rischi e servizi

Maltrattamento all'infanzia: secondo uno studio della Fondazione Cesvi, la Sicilia si trova tra le regioni che presentano piĆ¹ rischi e meno servizi per la violenza sui minori.

Maltrattamento all’infanzia: la Sicilia ĆØ tra le regioni che presentano piĆ¹ rischi e meno servizi di risposta per i casi di vessazione dei minori. ƈ questo ciĆ² che si evince dall’ultimo indice regionale rilasciato dalla Fondazione Cesvi riguardo alla situazione del maltrattamento all’infanzia sul territorio italiano. Infatti, lo studio evidenzia come sia nelle classifiche generali che in quelle settoriali, la regione siciliana si trovi quasi sempre tra le ultime posizioni.

La maglia nera non rappresenta certamente un vanto per la regione, soprattutto considerando la fascia protagonista della valutazione. Tuttavia, la sensibilizzazione sull’argomento si rappresenta come necessaria per poter mettere in atto le necessarie misure aventi per l’obiettivo l’obbligatorio miglioramento della condizione attuale. Di seguito, un approfondimento sui risultati ottenuti dalla Sicilia riguardo al maltrattamento all’infanzia secondo la Fondazione Cesvi.

Maltrattamento all’infanzia: lo studio

La Fondazione Cesvi, acronimo di “Cooperazione e Sviluppo”, ĆØ un’organizzazione umanitaria italiana nata nel 1985 che si occupa diritti umani e sviluppo sostenibile. Infatti, tra le aree nelle quali la fondazione interviene si trovano argomenti come l’ambiente, la lotta alla fame e anche la protezione dell’infanzia.

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Per questo motivo, Cesvi ha a cuore un argomento come il maltrattamento minorile, riguardo il quale ha prodotto anche un Indice regionale per il territorio italiano. Nello specifico, lo studio ĆØ alla sua quinta edizione e analizza sia i fattori di rischio che i servizi offerti sul territorio riguardo i casi di maltrattamento all’infanzia nelle singole regioni italiane. Nello specifico, nell’analisi vengono identificati fattori di rischio e servizi per i minori come la capacitĆ  di vivere una vita sana, mentre per gli adulti si fa riferimento ai seguenti:

  • CapacitĆ  di cura;
  • CapacitĆ  di vivere una vita sana;
  • CapacitĆ  di vivere una vita sicura;
  • CapacitĆ  di acquisire conoscenza e sapere;
  • CapacitĆ  di lavorare;
  • CapacitĆ  di accedere alle risorse e ai servizi.

Sicilia, maglia nera per rischi e servizi

Purtroppo, per quanto riguarda la Sicilia, i risultati non sono dei migliori. Infatti, la regione si trova nelle ultime posizioni sia per la classifica relativa ai fattori di rischio, che riguardo al sistema dei servizi di risposta ai maltrattamenti. Tuttavia, lo studio rappresenta un allarme ben maggiore, dato che dai risultati si evidenzia come il Sud Italia abbia degli scarsi risultati rispetto alla controparte settentrionale, sottolineando ancora una volta il triste scenario dell’Italia “a due velocitĆ ”.

Per quanto riguarda la classifica relativa ai fattori di rischio per adulti e bambini/e, la Sicilia si posiziona al 19Ā° posto, vale a dire il penultimo a livello nazionale davanti la Campania. Come evidenziato dalla tabella, la regione siciliana si ĆØ mantenuta stabile e non ha effettuato nessun cambio di posizione rispetto all’anno precedente. In questo caso, i fattori di rischio ai quali si fa riferimento sono vari, da quelli individuali per maltrattanti (per esempio, basso livello di istruzione o storia di abuso infantile nei genitori) e maltrattati (come disabilitĆ  o bambini scappati di casa), a quelli relazionali (per esempio violenza del partner) passando per fattori di rischio comunitari e sociali relativi per esempio a svantaggi socio-economici.

Fondazione Cesvi

La situazione ĆØ praticamente la stessa per quanto riguarda la classifica relativa ai servizi per adulti e bambini/e. Infatti, anche in questo caso la Sicilia si presenta tra le ultime posizioni: la regione si trova al 18Ā° posto, vale a dire il terzultimo con un risultato migliore solo rispetto a Calabria e Campania. In particolare, questa seconda classifica fa riferimento all’insieme dei servizi e delle politiche territoriali che mira alla prevenzione e risposta al maltrattamento sui minori. CiĆ² significa che nell’analisi rientrano per lo piĆ¹ i servizi sociali dei vari Comuni italiani e i diversi servizi pubblici che mirano al contrasto del maltrattamento dei minori sulla base dei fattori di rischio evidenziati nella classifica precedente.

Fondazione Cesvi

Maltrattamento all’infanzia, Sicilia: gli unici risultati positivi

Come evidenziato dai risultati esposti precedentemente, alla Sicilia non puĆ² che essere assegnata la maglia nera riguardo l’argomento di maltrattamento all’infanzia. Sia per delle condizioni di svantaggio degli adulti maltrattanti o per una piĆ¹ generale carenza dei servizi opportuni, ciĆ² che ĆØ certo ĆØ che questa condizione rivela la possibilitĆ  che si instauri un circolo vizioso che necessita di uno sblocco in modo da iniziare ad ottenere un’inversione di tendenza.

Tuttavia, tra i risultati negativi emergono due classifiche minori nelle quali la Sicilia si posiziona nella parte alta della classifica, vale a dire quella con andamento positivo. Si tratta della graduatoria relativa ai fattori di rischio dei potenziali maltrattanti e quella dei servizi per bambini/e, entrambi per la sezione specifica “CapacitĆ  di vivere una vita sana”. Infatti, nel primo caso, la Sicilia si posiziona al 5Ā° posto, evidenziando come il rischio da parte degli adulti maltrattanti di vivere una vita poco sana sia minore rispetto alle altre regioni italiane. Nello specifico, si fa riferimento alle dipendenze da alcol e droghe, oltre alle condizioni psicologiche, di salute mentale e di depressioni diagnosticate.

Fondazione Cesvi

Nel secondo caso, come anticipato, si fa riferimento ai servizi per bambini/e, sezione “CapacitĆ  di vivere una vita sana”, per la quale la Sicilia si posiziona al 7Ā° posto a livello nazionale. In questo caso, gli indicatori analizzati fanno riferimento al tasso di dimissioni per disturbi psichici dei minori da strutture ospedaliere, alla presenza di pediatri sul territorio e alla presenza di consultori familiari, con un focus specifico sull’utenza di gravidanze precoci di ragazze minorenni.

Fondazione Cesvi

Tuttavia, questi soli dati positivi non sono riusciti a spingere la regione siciliana piĆ¹ in alto nelle due classifiche generali. Oltretutto, il risultato ottenuto dalla Sicilia ĆØ coerente con quello della scorsa edizione, dimostrando un andamento stabile ma decisamente preoccupante. Questo non fa che evidenziare la necessitĆ  di intervenire al piĆ¹ presto in merito, in difesa dei piĆ¹ piccoli, i quali meritano solo la protezione e il supporto da parte degli adulti.

A proposito dell'autore

Martina Bianchi

Con una laurea magistrale in Global Politics and Euro-Mediterranean Relations e una triennale in Scienze e Lingue per la Comunicazione, coltiva l'interesse per il giornalismo scrivendo per LiveUnict. Appassionata di lingue straniere, fotografia, arte e viaggi, mira ad un futuro nelle Relazioni Internazionali nel campo dei Diritti Umani, in difesa dei piĆ¹ deboli.

Coordina la Redazione di LiveUniCT da Maggio 2022.

Email: m.bianchi@liveunict.com