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Scuola, previsto sciopero a fine maggio: si ipotizza blocco scrutini

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Sciopero scuola: maggio 2022 vede la possibilità di uno stop di un giorno nel mondo dell'istruzione che mette a rischio gli scrutini di fine anno.

Sciopero scuola: maggio 2022 si prospetta come un mese caldo per quanto riguarda il mondo dell’Istruzione, e non si tratta solo delle temperature. Infatti, i sindacati hanno annunciato uno sciopero della scuola per la fine del mese e sembrerebbero essere messi a rischio persino gli scrutini di fine anno.

Sciopero scuola maggio 2022: i motivi

Il motivo delle agitazioni è legato alla riforma Bianchi riguardo al sistema di reclutamento e alle novità riguardo alla stipula dei contratti. Per queste ragioni principali, i sindacati hanno decretato il 30 maggio 2022 come una giornata di sciopero generale, anche se si potrebbe assistere ad un anticipo delle proteste.

In particolare, i sindacati lamentano l’assenza di possibilità di negoziazione riguardo temi legati ai contratti e al loro rinnovo, oltre alla necessità di stabilizzare il personale precario che subirà un grave danno con la nuova riforma. Tuttavia, il governo afferma l’esatto opposto, sottolineando come le modifiche introdotte dovrebbero ridurre l’annosa questione del precariato.

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Sciopero scuola: scrutini a rischio

Ma i sindacati si trovano in disaccordo con questo punto divista e non sono intenzionati a lasciar correre. Per questo motivo, oltre agli ulteriori tavoli di dialogo previsti nei prossimi giorni e allo sciopero annunciato per il 30 maggio, si pensa anche ad azioni più incisive e forti.

Infatti, per farsi sentire, i sindacati hanno persino ipotizzato il boicottaggio degli scrutini finali. In questo modo, lo stop nel mondo scolastico vedrebbe un proseguimento con uno sciopero degli scrutini, atto di estrema protesta per il mondo della scuola, che potrebbe causare non pochi disagi ma allo stesso tempo rappresentare una grande azione significativa e d’effetto.

Le richieste dei sindacati

I sindacati hanno avanzato le seguenti rivendicazioni, firmate da Flc, Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals Confsal, Gilda-Unams:

  • Lo stralcio dal decreto di tutte le materie di natura contrattuale;
  • L’avvio immediato della trattativa per il rinnovo del Contratto, scaduto da tre anni, essendo ormai già iniziato un nuovo triennio contrattuale;
  • L’implementazione delle risorse per addivenire all’equiparazione retributiva del personale della scuola agli altri dipendenti statali di pari qualifica e titolo di studio e il progressivo avvicinamento alla retribuzione dei colleghi europei;
  • L’implementazione delle risorse per la revisione e l’adeguamento dei profili Ata;
  • L’eliminazione degli eccessi di burocrazia nel lavoro dei docenti;
  • La restituzione della formazione di tutto il personale della scuola alla sfera di competenza dell’autonomia scolastica e del collegio docenti;
  • La revisione degli attuali parametri di attribuzione degli organici alle scuole per il personale docente, educativo e ATA;
  • La riduzione del numero di alunni per classe;
  • Il contenimento della dimensione delle istituzioni scolastiche entro il limite di novecento alunni per scuola;
  • Modalità specifiche di reclutamento e di stabilizzazione sui posti storicamente consolidati in organico di fatto, che superino il precariato esistente a partire dai precari con 3 o più anni di servizio;
  • Modalità semplificate, per chi vanta una consistente esperienza di lavoro, di accesso al ruolo e ai percorsi di abilitazione;
  • La previsione di un organico straordinario di personale della scuola, per gestire le emergenze legate al perdurare della pandemia e all’accoglienza degli alunni provenienti dalle zone di guerra per l’anno scolastico 2022-23;
  • La reintegrazione dell’utilità dello scatto stipendiale del 2013;
  • La garanzia della presenza di un Assistente Tecnico in ogni scuola del primo ciclo;
  • La disciplina in sede di rinnovo del CCNL dei criteri per la mobilità con eliminazione di vincoli imposti per legge;
  • L’incremento dell’organico dei Collaboratori scolastici di 2.288 unita secondo l’impegno ministeriale;
  • L’indizione del concorso riservato per gli Assistenti Amministrativi Facenti funzione di DSGA con tre anni di servizio nella funzione anche se sprovvisti di titolo di studio specifico (nel nuovo a.s. 2022/23 il 30% dei posti sarà vacante);
  • L’emanazione del bando di concorso per DSGA;
  • La semplificazione delle procedure amministrative per liberare le segreterie dai compiti impropri (pensioni, ricostruzione di carriera, graduatorie di istituto) re-internalizzando quelli di competenza dell’Amministrazione scolastica;
  • La revisione del regolamento sulle supplenze ATA;
  • La ricognizione sullo stato di attuazione delle posizioni economiche.

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