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Ucraina, l’appello anche in Sicilia: “Cerchiamo famiglie per accogliere i profughi”

profughi ucraini
Immagine di archivio
L'associazione "Porto Recanati Solidale" ha dato il via ad un censimento di famiglie italiane pronte ad accogliere i profughi ucraini: l'iniziativa รจ giunta anche in Sicilia, riscuotendo ampio successo. LiveUnict ha intervistato il Presidente dell'associazione in questione, Giampiero Cappetti.

Da giorni, ormai, il mondo รจ testimone del conflitto tra la Russia e lโ€™Ucraina, apparentemente causato dallโ€™intenzione di questโ€™ultima di entrare nella NATO. Quella che il popolo ucraino sta affrontando in questi giorni รจ una vera e propria emergenza, soprattutto umanitaria: per questo motivo, nonostante la distanza fisica tra i due Paesi, anche lโ€™Italia sta cercando di aiutare questo popolo.

Anche in Sicilia ci si sta adoperando e le iniziative sono tante e diverse: dalle raccolte fondi a quelle di beni di prima necessitร , passando per l’accoglienza dei profughi.

“Porto Recanati Solidale”: lโ€™iniziativa

Lโ€™associazione Porto Recanati Solidale, con sede nelle Marche, staย organizzato un censimento di famiglie disposte ad ospitare in casa alcuni di questi ucraini, specialmente bambini accompagnati da un adulto (mamma o nonna).

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Noi come associazione ci muoviamo giร  da tempo”: ha raccontato ai microfoni di LiveUnict Giampiero Cappetti, Presidente di Porto Recanati Solidale. Lโ€™associazione, รจ vero, รจ marchigiana, ma ha uno stretto legame con la Sicilia.

“Con Lidia di ‘Casa Vera Icona’, associazione palermitana, ci siamo conosciuti durante il viaggio a Kilis al confine siriano โ€“ ha raccontato Giampiero Cappetti โ€“ e abbiamo capito che potevamo collaborare per diverse cose”.

L’associazione palermitana รจ anche il tramite per Catania, grazie alla conoscenza con Famiglie per l’accoglienza. Il principale contatto in cittร  di Giampiero, tuttavia, รจ una ragazza catanese di origine marocchina, Nawal Soufi, che รจ stata anche insignita come “angelo dei rifugiati” dallโ€™Onu, per via della sua attivitร  in favore dei profughi. Soprattutto grazie a lei l’iniziativa ha preso il via.

“Per quanto riguarda la situazione โ€˜Ucrainaโ€™ โ€“ย  ha spiegato ancora Giampiero Cappetti โ€“, Nawal mi ha contattato dicendomi che ci sono famiglie che stanno arrivando da questo Paese e che cercheranno asilo anche in Italia. Io ho poi condiviso lโ€™avviso su Facebook chiedendo la disponibilitร  ai miei contatti.

Secondo quanto sottolineato dal Presidente di Porto Recanati Solidale, dalla Sicilia stanno arrivando tante disponibilitร  e la Comunitร  marchigiana Ucraina sta facendo da regolatore.

“Quello che ci tengo a chiarire, perรฒ โ€“ย  afferma โ€“,ย รจ che una volta che uno ha dato la disponibilitร  non รจ detto che poi venga effettivamente contattato. Magari sembra una misura prematura, ma avere giร  una rete pronta nel momento in cui lโ€™esodo avvenga veramente significa riuscire sicuramente a sbrigare in maniera piรน rapida le esigenze“.

Si precisa che non รจ ancora possibile tracciare un bilancio esatto delle persone in fuga, dunque in arrivo in Italia, “anche perchรฉ allโ€™inizio tutti tentano di fare resistenza e restare nel proprio Paese”.

“Secondo la mia esperienza โ€“ prospetta Giampiero โ€“ lโ€™esodo maggiore avverrร  giร  tra una settimana o 10 giorni”.

Questi profughi non necessitano soltanto di un posto dove stare, ma anche e soprattutto di sostegno economico e compagnia. Chiunque volesse fornire la propria disponibilitร  puรฒ scrivere allโ€™email gabri.venta92@gmail.com specificando:

  • il proprio nome e cognome;
  • il proprio contatto telefonico e/o email;
  • cittร  di residenza;
  • quante persone (tra bambini e adulti) vuole ospitare.

Come e perchรฉ aiutare l’Ucraina?

Anche chi non ha la possibilitร  di accogliere e partecipare a questa specifica iniziativa puรฒ tendere comunque la propria mano a chi ne ha bisogno. Ma come orientarsi tra le disparate azioni messe attualmente in campo?

“Il consiglio che do sempre โ€“ dice il presidente di Porto Recanati Solidale โ€“ รจ di seguire assolutamente i canali ufficiali. Parliamo di Croce Rossa Italiana, Emergency, Protezione Civile, e vedere se vengono attivati canali a livello regionale. Inoltre, ci si puรฒ rivolgere ad associazioni che hanno un minimo di Storia e vedere di cosa hanno bisogno”.

“Attivarsi sรฌ, ma sempre su regole di chi questโ€™esperienza lโ€™ha giร  fatta”: รจ quanto ribadito da Giampiero Cappetti in merito, per esempio, alle raccolte pacchi.

La sanguinosa guerra si consuma, da oltre una settimana, a chilometri di distanza dall’Italia: perchรฉ dovrebbe comunque toccare e coinvolgere, tanto emotivamente quanto nei fatti, anche i cittadini della Penisola?

Lโ€™umanitร  non finisce in Ucraina โ€“ prosegue Cappetti โ€“. Dovremmo imparare che aiutare qualcun altro non significa per forza dare una mano a quello che vedo qui perchรฉ tanto chi sta da unโ€™altra parte non lo vedo e non mi interessa. Non รจ la televisione, un telegiornale o un film: non รจ cosรฌ facile come cambiare canale e vedere un altro programma.

Dobbiamo pensareย  โ€“ conclude l’intervistato โ€“ che aiutare qualcuno lontano da noi รจ un dono che noi facciamo dalla parte fortunata del mondo“.

Altre iniziative a Catania

La raccolta di beni

Per sostenere il popolo ucraino non servono necessariamente azioni eclatanti: si puรฒ anche partecipare, con la dovuta attenzione,ย  alle varie raccolte di beni di prima necessitร  organizzate in tutta la Sicilia. Si tratterebbe di un gesto semplice ma concreto.

Per esempio per quanto riguarda la cittร  di Catania, come segnalato dalla pagina Facebook La liscรฌa catanese, una volontaria dellโ€™associazione italo-ucraina Nuovi Confini si sta occupando dellโ€™organizzazione di una raccolta pacchi presso la Chiesa San Leone in Piazza Spirito Santo nei seguenti giorni e orari:

  • dal lunedรฌ al venerdรฌ dalle ore 09.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00;
  • sabato dalle 09.00 alle 17.00;
  • domenica dalle 14.00 alle 17.00.

Ma cosa inserire nei pacchi? Cโ€™รจ bisogno di:

  • bendaggi;
  • medicinali;
  • disinfettanti per ferite;
  • assorbenti;
  • pannolini (per bambini ed anziani);
  • shampoo e sapone, spazzolini e dentifricio, salviettine umidificate, alimenti di lunga scadenza, vestiti invernali e coperte.

รˆ importante infine ricordare di distribuire i prodotti in due pacchi diversi: in uno mettere i vestiti invernali, nellโ€™altro i medicinali, gli alimentari e tutto il resto.

Le raccolte fondi

Anche chi non ha disponibilitร  di accogliere i rifugiati ucraini o di uscire e lasciare i pacchi nei punti di raccolta presenti in cittร  puรฒ aiutare Sono, di fatto, molte le associazioni che si stanno adoperando per aiutare chi sta scappando dallโ€™Ucraina tramite raccolte fondi: AVSI, Croce Rossa Italiana, la Comunitร  di Santโ€™Egidio, la Caritas, lโ€™UNHCR e lโ€™Unicef, per citarne alcune.

Chiunque volesse avere maggiori informazioni puรฒ consultare sito web dellโ€™Ente a cui desidera affidarsi.

A proposito dell'autore

Gabriella Maria Agata Ventaloro

Nata a Catania nel 2002, studia scienze e lingue per la comunicazione. รˆ appassionata di lingue straniere, arte, fotografia e scrittura e ama vedere il bello in ogni cosa. Collabora con la redazione di LiveUnict da giugno 2021 e la coordina da aprile 2023.

Email: g.ventaloro@liveunict.com