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Concorso straordinario abilitante “sparito”, i docenti di ruolo: “Noi discriminati”

docente
Mentre il concorso ordinario a giorni entrerà nel vivo, su quello straordinario abilitante domina ancora il silenzio. Ad attendere con ansia tale procedura sarebbero soprattutto i docenti di ruolo: una di questi ha chiarito il perché ai microfoni di LiveUnict.

Molti tra coloro che ambiscono a fare dell’insegnamento il proprio impiego, lo scorso 23 febbraio, hanno ricevuto una notizia incoraggiante. Dopo mesi all’insegna del silenzio, è stato pubblicato il primo calendario delle prove scritte relative al concorso ordinario, per titoli ed esami, finalizzato al reclutamento del personale docente per i posti comuni e di sostegno della scuola secondaria di I e di II grado.

A darne notizia lo stesso Ministero dell’Istruzione, sul cui sito sono apparse le date. Andrà ricordato che il concorso in questione era stato bandito l’ormai lontano 20 aprile 2020. Le persone che ora tirano un sospiro di sollievo avevano presentato domanda entro il 31 luglio dello stesso anno.

La gioia, alimentata dalla lunga attesa, di questi aspiranti insegnanti di scuole medie e superiori si accompagna allo sconforto di altri. Uno sconforto dovuto alla “scomparsa” di un altro concorso, quello straordinario abilitante, e che in questo giorni è emerso anche sui social.

E del concorso straordinario abilitante per il quale abbiamo pagato una tassa di iscrizione neanche accenno – si legge sotto il post con cui il Miur ha annunciato la pubblicazione del primo calendario – ! Totalmente innominato e scomparso!”

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A chiedersi e a chiedere pubblicamente che fine abbia fatto la procedura concorsuale voluta da Lucia Azzolina, allora Ministra dell’Istruzione, sono davvero in tanti.

Patrizio Bianchi, lo straordinario abilitante  – riporta un altro commento  –  dove l’avete lasciato?”

Pagherebbero un prezzo particolarmente alto i docenti di ruolo, a cui il concorso in questione era aperto: a spiegare il perché è una di questi, Maria Letizia, che insegna in una scuola primaria. La donna ha riassunto ai microfoni di LiveUnict la propria vicenda, comune a quella di molti altri colleghi.

“Ho conseguito una laurea in Lettere moderne, con un piano di studio coerente per l’insegnamento nella scuola secondaria di primo grado – precisa Maria Letizia – Due anni fa, insieme al bando per il concorso ordinario e per lo straordinario per chi avesse un certo numero di mesi di servizio specifico su una determinata classe di concorso, fu bandito anche il concorso straordinario abilitante.

La differenza tra lo straordinario per i precari con mesi di servizio specifico e lo straordinario abilitante  – spiega – è la possibilità, per i docenti già in ruolo, di acquisire la semplice abilitazione su classe di concorso diversa da quella per cui si presta servizio“.

Dettagli, questi, indicati all’interno del bando in questione. Gli interessati hanno presentato apposita istanza di partecipazione entro lo scorso 15 luglio 2020, e persino pagato una tassa di iscrizione. In effetti all’interno dell’Articolo 3 del Decreto Direttoriale 497 del 21 aprile 2020, si fa riferimento al necessario “versamento del contributo previsto per la partecipazione alla procedura”.

Non andrà, inoltre, dimenticato che gran parte degli interessati ha speso denaro per acquistare specifici libri, oltre che tempo ed energie per prepararsi al meglio alla prova prevista. Tuttavia, come già anticipato e ben ribadito da Maria Letizia, “allo stato attuale delle cose quest’ultima procedura è scomparsa”.

“Nessuno ne parla più – continua Maria Letizia – . Viene bandito il solo concorso ordinario e addirittura uno straordinario bis con il vincolo di almeno un anno di servizio specifico“.

Il nuovo concorso straordinario

Di fatto, nelle scorse settimane, attraverso un emendamento al Decreto Milleproroghe, è stato stabilito che, entro il 15 giugno 2022, dovrà essere attivata la procedura del nuovo concorso straordinario per docenti precari.

Non è ancora consultabile la bozza di concorso, tuttavia si sa già che questo sarà riservato ai docenti che abbiano svolto, entro il termine di presentazione delle domande di partecipazione, tre annualità di servizio nelle scuole statali (anche non consecutive) negli ultimi cinque anni, di cui una specifica, ovvero prestata nella specifica classe di concorso per cui si partecipa.

Il concorso straordinario abilitante, al contrario, era stato pensato anche per i docenti di ruolo senza servizio specifico, ma con le tre annualità ed il titolo di studio previsto. Gli stessi docenti che, comunque, hanno alle spalle diversi anni di servizio nella classe di concorso di appartenenza ma che ora sono bloccati.

Perché, come qualcuno ci intima di fare, dovremmo superare un concorso ordinario al pari di chi ha appena ultimato gli studi universitari e non ha alcuna esperienza nel mondo della scuola – si chiede Maria Letizia – ? Se siamo già di ruolo significa che abbiamo già superato una procedura concorsuale, o un percorso abilitante.

Personalmente essendo in ruolo nello Stato dal 2017, dopo 15 anni di insegnamento nel privato e dopo aver frequentato e pagato un corso abilitante nel 2006, corredato da svariati esami, frequenza obbligatoria e tirocini, perché mi viene negato il diritto alla progressione di carriera?”.

Le richieste e la petizione

Di fronte alla “scomparsa” del concorso abilitante, già negli scorsi giorni, il Comitato Nazionale Docenti di Ruolo “Ingabbiati” ha pubblicamente richiesto che il nuovo straordinario venga almeno aperto anche agli insegnanti di ruolo senza servizio specifico “per poter frequentare il percorso di formazione universitario previsto” e avere, al pari dei docenti precari, la possibilità di “conseguire l’abilitazione nella scuola secondaria”. Di fatto, al momento, questi lavoratori si sentirebbero “discriminati”.

Nel frattempo è stata lanciata una petizione, diretta al Ministro dell’Istruzione succeduto a Lucia Azzolina, Patrizio Bianchi.

Nel testo tutti gli interessati richiedono di rendere esecutivo il concorso relativo alla procedura straordinaria per esami finalizzata all’accesso ai percorsi di abilitazione all’insegnamento nella scuola secondaria di primo e secondo grado su posto comune previsto dal DL n. 126/2019, convertito in legge n. 159/2019 e bandito con DD n. 497/2020 e successivamente integrato con DD n. 748/2020″.

Al momento sono state raccolte ben 600 firme.

A proposito dell'autore

Marzia Gazzo

Marzia Gazzo nasce a Catania il 6 giugno 1998. Laureata in Lettere Moderne, collabora con la testata LiveUnict da maggio 2018. Da dicembre 2020 è coordinatrice della redazione. Ama leggere belle parole, ascoltare voci, raccontare storie.