Il 31 marzo, segnando la data di fine stato di emergenza, potrebbe portare via le zone a colori e anche alcuni obblighi, come quello della mascherina al chiuso. La fine dello stato di emergenza, infatti, sarebbe il primo grande passo verso una normalitร che ormai, dopo due anni, appare quasi surreale.
“Da un lato, i dati ogni giorno ci dicono che c’รจ un calo dei contagi, dei ricoveri e di tutti gli indicatori- dice Andrea Costa, il sottosegretario alla Salute-ย dall’altro, le vaccinazioni stanno proseguendo, quindi รจ ragionevole pensare che lo stato d’emergenza non verrร rinnovato“. Cosa cambierร , dunque?
Le novitร : cosa cambierebbe al governo
In vista del 31 marzo, Draghi e i ministri hanno iniziato a pensare come gestire il periodo post emergenza Covid. Innanzitutto, ad aprile, verranno meno i poteri straordinari del governo e della protezione civile, come la possibilitร di operare in deroga alle leggi vigenti per motivi sanitari. Il ministero della Salute, perรฒ, manterrebbe alcune competenze come la gestione dell’acquisto dei vaccini e gli acquisti di farmaci contro il Covid.
Inoltre, resta da chiarire quale ruolo avranno il commissario straordinario e il Comitato tecnico scientifico, che รจ un organo consultivo del governo strettamente legato all’emergenza: tra le ipotesi avanzate a dicembre, in previsione dello scadere dell’emergenza giorno 31 dicembre 2021, c’era quella di creare una struttura di missione specifica a palazzo Chigi.
Vaccini e green pass
Per i vaccini, l‘ipotesi รจ la chiusura dei grandi hub: le vaccinazioni potrebbero infatti passare nelle competenze di medici di famiglia, dei pediatri e degli ospedali.
Per quanto riguarda il green pass, invece, per i lavoratori over 50 l’obbligo รจ previsto fino al 15 giugno, ma il governo dovrร decidere cosa fare per tutti gli altri. “Sicuramente, tolto lo stato di emergenza, andrร fatta una revisione del Green pass che sarร discussa a marzo“, ha osservato il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri.
ร probabile che si procederร con l’eliminare l’obbligo della certificazione rafforzata prima del 31 marzo per le attivitร all’aperto, dai ristoranti agli stadi, ma anche per quelle in cui serve il ‘base’ come i negozi, i servizi alla persona, banche, uffici postali e uffici pubblici. Un altro passo importante potrebbe riguardare invece i locali al chiuso e mezzi di trasporto locali. A giugno, inoltre, si potrebbe arrivare ad eliminarlo anche nei luoghi di lavoro.