Catania

Blitz antidroga nel Catanese, 13 arresti: indagati incassavano 8mila euro al giorno

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In cima all'organizzazione dedita allo spaccio ci sarebbero due cugini che percepivano anche il reddito di cittadinanza.

I carabinieri del comando provinciale di Catania, stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 13 persone indagate per spaccio di sostanze stupefacenti e per associazione a delinquere.

L’ordinanza è stata emessa dal Gip del tribunale di Catania. L’indagine, condotta dalla compagnia di Gravina dall’ottobre del 2020 a maggio dell’anno seguente, è stata avviata dopo l’arresto di uno spacciatore.

Così è stata scovata un’organizzazione piramidale volta allo spaccio di cocaina e marijuana in tre piazze di spaccio tra Catania e Mascalucia.

In cima alla piramide ci sarebbero due cugini: Attilio Gaetano e Attilio Salici. Nei pressi di un autonoleggio nei pressi di San Giovanni Galermo sorgeva il loro quartier generale.

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Le entrate legate all’attività illegale condotta ammontavano a circa 8 mila euro al giorno.

Secondo le prime ricostruzioni, causa delle restrizioni dettate dalla pandemia, il gruppo di spaccio operava attraverso “il porta a porta”: sarebbe stata coinvolta anche una donna che affiancava il fidanzato. Le comunicazioni e i vari avvisi erano rese possibili dall’uso di parole in codice, poi decriptate dagli investigatori.

Entrambi i cugini ricevevano il reddito di cittadinanza, così come altri due indagati, per un importo pari ad oltre 36 mila euro.