L’Istituto Superiore di Sanità nell’ultimo report dell’ultima settimana ha registrato che in Italia, un contagiato su quattro ha meno di 20 anni. “Il 24% dei casi sono stati diagnosticati nella popolazione inferiore ai 20 anni” – si legge nel report. Inoltre, dal 20 ottobre si osserva un incremento nei contagi nelle fasce di età da 0 a 19 anni che risulta compreso tra i 50 e i 100 casi ogni 100.000 abitanti.
L’incremento potrebbe essere dato anche dagli screening effettuati all’intento delle scuole e per tale motivo risulta alta l’incidenza in questa fascia di età. Tuttavia, in attesa di approvazione per il via ai vaccini per le fasce di età 5-11 anni si pensa a spingere a vaccinare tutti gli over 12 che non hanno ancora ricevuto l’iniezione.
Dopo un incoraggiante inizio, non appena la fascia d’età in questione è stata sdoganata dall’Agenzia italiana del farmaco, la tendenza si è arrestata dal 6 settembre scorso quando le scuole stavano per riaprire ed era auspicabile proseguire con quel ritmo. Tuttavia, il record di somministrazione tra i 12 e i 19 anni (70.261) salvo poi scendere parallelamente al ridursi della platea da vaccinare che però resta ancora incomprensibilmente numerosa. Sabato 6 novembre il minimo dall’inizio della campagna vaccinale per questa fascia, solo 8.242 punture in tutta Italia, eppure risultano non vaccinati 1.264.094 ragazzi, il 27,32% del totale.
Inoltre, dall’invio della pandemia, riporta l’iss, sono stati contagiati 783.996 positivi e registrati 36 decessi per i ragazzi della fascia di età 0-19 anni. L’obiettivo sarebbe quello di incrementare la campagna di vaccinazione per questa fascia di età magari coinvolgendo le scuole e rendere i giovani immunizzati contro il covid-19.
Covid, Locatelli: “Impossibile fare lockdown solo per i non vaccinati”