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Parità salariale tra uomo e donna è legge, ok dal Senato: cosa cambia

parità salariale
Grande vittoria per le donne. È legge la parità salariale tra uomo e donna: il Senato ha espresso parere favorevole.

Il Senato ha rapidamente votato, in maniera unanime, a favore della parità salariale tra uomo e donna che dovrebbe divenire una realtà già dal prossimo primo gennaio 2022. Secondo il Gender Gap Report 2021 di JobPricing, lo stipendio lordo annuo delle donne è inferiore dell’11,5% rispetto a quello degli uomini.

Il testo unico approvato prevede modifiche al codice sulle pari opportunità tra uomo e donna per ridurre il “gender pay gap” nelle retribuzioni.

Le novità riguarderanno anche una migliore conciliazione tra lavoro e vita privata.

A dare l’annuncio della nuova legge sulla parità salariale tra uomo e donna, dopo l’ok all’unanimità della commissione Lavoro al testo unificato della normativa, è la presidente della commissione Susy Matrisciano.

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Si tratta di un risultato cruciale per la vita di tante lavoratrici e lavoratori – ha commentato Susy Matrisciano – , ottenuto grazie alla comunità d’intenti con tutte le forze politiche, ma è anche il primo passo verso obiettivi ancora più ambiziosi“.

Legge sulla parità salariale: cosa prevede?

Cosa prevede, nello specifico, il testo divenuto legge? Per garantire piena trasparenza, le aziende (sia pubbliche che private) con più di 50 dipendenti saranno tenute a redigere un rapporto sulla situazione del personale. Questo conterrà molti indicatori, tra tutti i salari, i  congedi ed il reclutamento.

I dati potranno essere consultati dai lavoratori, dai sindacati, dagli ispettori del lavoro, dalle consigliere di parità. Sono previste sanzioni fino a 5mila euro per mancata o fallace trasmissione dei dati.

Inoltre si estende alle aziende pubbliche la normativa della legge Golfo-Mosca sulle “quote rosa” negli organi collegiali di amministrazione delle società quotate in Borsa.