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Il Bonus mobili permette di usufruire della detrazione Irpef del 50% sull’acquisto di mobili. Tuttavia, si tratta dell’acquisto di grandi mobili ed elettrodomestici di classe non inferiore alle A+ e A per l’acquisto di forni. L’agevolazione, prorogata dalla recente legge di bilancio (legge n. 178/2020, art. 1, comma 58), può essere richiesta solo da chi realizza un intervento di ristrutturazione edilizia iniziato non prima del 1° gennaio 2020. Per gli acquisti effettuati nel 2020, invece, è possibile fruire della detrazione solo se l’intervento di ristrutturazione è iniziato in data non anteriore al 1° gennaio 2019. C’è tempo per richiederlo, a meno di ulteriori proroghe nella Legge di Bilancio, fino al 31 dicembre.
Bonus mobili: come funziona
L’importo detraibile su una spesa massima di 16mila euro è riconosciuto anche quando i beni sono destinati ad arredare un ambiente diverso da quello sul quale è stato effettuato l’intervento edilizio, oppure anche quando i lavori legati all’acquisto riguardano una pertinenza dello stesso immobile, come ad esempio cantine, soffitte o posti auto, anche se accatastata autonomamente.
La detrazione non è legata all’Isee si ottiene indicando le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Redditi persone fisiche) e spetta unicamente al contribuente che usufruisce della detrazione per le spese di intervento di recupero del patrimonio edilizio. All’indennizzo non si può accedere tramite sconto in fattura e non si può ricorrere alla cessione del credito.
Bonus mobili: chi può beneficiarne
L’agevolazione può essere richiesta solo da chi sta realizzando un intervento di ristrutturazione edilizia che non sia però iniziato prima del 1° gennaio 2020. Rientrano nel bonus gli acquisti effettuati nel 2020 solo se l’intervento di ristrutturazione è iniziato in data non anteriore al 1° gennaio 2019.
Tra i mobili per i quali è possibile ricevere il bonus è compreso un po’ tutto: letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi e lampade. Rimangono però esclusi dalla detrazione porte, pavimentazioni, tende, tendaggi e altri complementi di arredo.
Il bonus è valido anche per gli elettrodomestici nuovi di classe energetica non inferiore alla A+, come frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, fornelli e piastre riscaldanti, forni a microonde, ventilatori, condizionatori, radiatori elettrici.
La documentazione utile e la detrazione su più unità
La data di inizio dei lavori deve precedere quella in cui si acquistano i beni. Infatti, la data di inizio lavori può essere dimostrata da eventuali abilitazioni amministrative o dalla comunicazione preventiva dell’Asl, se risulta essere obbligatoria.
Inoltre, il limite dei 16.000 euro riguarda una singola unità immobiliare, dunque il beneficiario riceverà il contributo per intero se deciderà di intervenire anche su un altro immobile.