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L’Università di Catania fa chiarezza sul rientro in presenza. A partire dall’1 settembre diventa obbligatorio il green pass nell’Ateneo per studenti, personale tecnico-amministrativo e insegnanti, ma cosa cambia di preciso? Lo chiarisce il rettore Priolo in una comunicazione ufficiale.
Green pass all’Università di Catania: quando serve
A partire dall’1 settembre, come disposto dalle nuove disposizioni di legge sulla certificazione verde COVID-19 introdotte dal decreto n.111 del 6 agosto 2021, il green pass è obbligatorio per accedere alle strutture accademiche. In particolare, è necessario per l’accesso a:
- aule didattiche;
- biblioteche;
- laboratori;
- sale studio;
- sedute di laurea;
- sedute esami di profitto;
- dipartimenti;
- uffici.
Inoltre, rimangono vigenti le misure di prevenzione del contagio. Quindi permane l’uso obbligatorio della mascherina all’interno dei locali universitari. Inoltre vengono confermati i flussi di ingresso e uscita con percorsi specifici, l’igienizzazione delle mani e il distanziamento, secondo le linee guida di Ateneo.
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Obbligo green pass a Unict: a chi si rivolge?
L’obbligo green pass all’università, prosegue il comunicato dell’ateneo, è esteso anche a tutto il personale di Ateneo, docente e non docente, e al personale delle ditte esterne e degli Enti di ricerca che presta servizio nei locali dell’Università di Catania.
Il controllo della certificazione verde degli studenti verrà effettuato a campione, a breve saranno fornite ulteriori indicazioni sulle modalità di svolgimento di tali verifiche.
Certificazione verde all’Università: le dichiarazioni di Priolo
Il rettore dell’Università di Catania, Francesco Priolo, nel suo messaggio si rivolge alla comunità accademica, invitando tutti a rispettare le regole e a contenere la diffusione del virus.
“La rapida diffusione delle varianti virali insieme con il quadro particolarmente critico dei contagi in Sicilia e in altre regioni italiane – si legge nel comunicato -, impongono particolare attenzione alle misure di prevenzione e suggeriscono di spingere, sempre con maggiore determinazione, sulla campagna vaccinale.
La copertura vaccinale riduce significativamente l’impatto clinico della malattia ed è l’unico strumento che abbiamo oggi per cercare di tornare alla nostra vita universitaria dopo questi lunghi mesi di emergenza. I docenti e gli studenti, così come il personale tecnico amministrativo, hanno fatto enormi sacrifici per garantire la continuità della didattica e dell’azione amministrativa, ma riteniamo sia giunto il momento di tornare ad incontrarci in aula e riconquistare il contatto tra voi studenti e tra gli studenti e i docenti”.
Il rettore conclude quindi con un ultimo messaggio rivolto in particolare agli studenti. “Si tratta di uno sforzo importante – dichiara -, ma assolutamente indispensabile per spingere insieme verso la ripartenza.
Il senso di responsabilità mostrato dai giovani fino a questo momento – dichiara in conclusione -, anche in termini di percentuale di adesione alla campagna vaccinale, è stato davvero straordinario. Contiamo ancora molto sulla vostra collaborazione per affrontare con ottimismo questo nuovo anno accademico”.