Si chiamava Lucia Mantione, ma nel suo paese era conosciuta ai più come “Lucietta”. Fu uccisa a 13 anni e, finalmente, dopo 66 anni, potrà avere i suoi funerali. Ecco la sua storia.
Lucia Mantione fu strangolata il 6 gennaio del 1955, durante un tentativo di violenza. La bambina, che si era ribellata al suo aggressore, morì soffocata per mano del suo stesso assassino. Dopo tre giorni di ricerche, il suo corpo venne trovato in un casolare a un chilometro da Montedoro, un paese di circa 1500 abitanti in provincia di Caltanissetta.
A “Lucietta” vennero, tuttavia, negati i funerali. Il parroco dell’epoca, infatti, applicò rigidamente il principio che vieta il rito funebre nei casi di morte violenta. Il paese, però, ha coltivato la memoria di quella tragedia e ha continuato a chiedere verità e rispetto per la bambina assassinata.
Il caso è stato ora riaperto dalla Procura di Caltanissetta e i resti di Lucia Mantione sono stati riesumati per un esame medico-legale e l’estrazione del Dna. Proprio in questa occasione, sono stati organizzati i funerali a suo tempo negati: si terranno nel pomeriggio del 28 luglio, con la presenza della salma, nella parrocchia di Santa Maria del Rosario.