Supera il 70% il totale dei pazienti ricoverati che non si è ancora sottoposto al vaccino in Sicilia. Per la precisione si tratta del 70,8%: un dato annunciato dall’assessore alla Salute Ruggero Razza.
Il rifiuto di sottoporsi alle vaccinazioni è accompagnato dall’impennata di contagi degli ultimi giorni che, tra l’altro, vedono la Sicilia come la terza regione italiana per numero di contagi, alle spalle di Veneto e Lombardia, e che le costerebbero il passaggio dalla tanto sognata e sudata zona bianca alla zona gialla.
Ma non è tutto. Ad allarmare ancor di più l’assessorato regionale siciliano c’è l’aggressività della variante Delta e la maggiore libertà acquisita nelle ultime settimane, che non fanno altro che peggiorare il trend di positività e i ricoveri.
“La quota dei non vaccinati o dei vaccinati con unica dose è preponderante sul numero dei ricoveri e sfata il mito che le vaccinazioni non siano utili o addirittura non proteggano dal nuovo tipo di contagio“, ha dichiarato Ruggero Razza al quotidiano La Sicilia.
“Il dato importante è che la vaccinazione produce un minore impatto sulle strutture ospedaliere e quindi diventa importantissimo proseguire con una campagna vaccinale che sia capillare in Sicilia“, ha aggiunto di fronte ai dati di copertura vaccinale siciliana, che segna solo il 41,53%.
Gli obiettivi sono il controllo e la tenuta dei protocolli di vaccinazioni sia per le fasce d’età dei giovani, che per luoghi di ritrovo e turismo.
Così conclude Razza: “Si punta alle vaccinazioni di prossimità e probabilmente merita di essere approfondita la dinamica riscontrata in Francia, dove Macron ha legato alcune attività sociali al possesso del Green Pass, producendo un’enorme quantità di nuove adesioni al vaccino dei giovani“.