Il vaccino si dimostra efficace nel contenimento della malattia, sono pochi i casi da reinfezione e non sono gravi. Ecco gli ultimi dati a disposizione.
Ci sono dei casi di reinfezioni da Covid-19 anche in Italia. Tuttavia, i casi sono veramente rari e sono poco pericolosi, grazie al vaccino che si è rivelato in grado di contenere la malattia.
Secondo il virologo Fabrizio Pregliasco dell’Università di Milano: “Secondo stime nel nostro centro vaccinale all’Istituto Galeazzi di Milano, abbiamo rilevato una percentuale pari all’1-2% di reinfezioni dopo la seconda dose di vaccino anti-Covid Pfizer. Si tratta però di forme non gravi”.
Secondo il virologo si tratta di una reinfezione molto debole e senza particolari complicazioni. Spesso è dovuta alla variante Alfa, meglio conosciuta come variante inglese. Qualche giorno fa, in Italia, si è presentato un caso di una reinfezione post vaccino della variante Indiana o variante Delta, ma sempre in maniera molto lieve.
Secondo Pregliasco il vaccino si dimostra molto efficace: serve per evitare dei problemi più gravi e a contenere i contagi in Italia, è l’unico mezzo per impedire un impatto pesante sugli ospedali. Anche per l’esperto sarà fondamentale una terza dose di vaccino che deve essere effettuata entro il 2022.
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