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Tutta l’Italia entrerà in zona gialla a partire da lunedì prossimo. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha anticipato i risultati del monitoraggio Iss-Ministero, in arrivo nel pomeriggio. Dalla bozza si evince un ulteriore calo dell’indice Rt, che passa da 0,86 a 0,74. È la prima volta, da quando è stato introdotto il sistema a fasce di rischio, che tutte le regioni si trovano nella fascia inferiore. E c’è già chi spera nella zona bianca e nelle riaperture totali da fine maggio.
Colore regioni: tutta l’Italia in zona gialla
“Con il monitoraggio e le conseguenti ordinanze di oggi l’Italia sarà tutta in area gialla – dichiara Speranza in un post Facebook -. È il risultato delle misure adottate finora, del comportamento corretto della stragrande maggioranza delle persone e della campagna di vaccinazione. Continuiamo su questa strada con fiducia, prudenza e gradualità”.
L’ultima delle regioni in zona arancione, la Valle d’Aosta, raggiungerà infatti le altre regioni e province autonome in giallo a partire da lunedì. Adesso scatta la corsa verso la fatidica zona bianca, con diverse regioni e province autonome che sperano in un ultimo cambio di colore.
Colore regioni: chi va verso il bianco
L’incidenza a livello nazionale è di 66 casi ogni 100mila abitanti, in netto calo rispetto ai 96 della scorsa settimana. A livello di singole regioni, diverse hanno una incidenza già al di sotto dei 50 casi per 100 mila abitanti, necessaria per raggiungere la zona bianca. Tuttavia è prima necessario un periodo di tre settimane per entrare in questa fascia.
Stando ai dati nazionali, Veneto (45), Friuli (24), Liguria (43), Umbria (42), Abruzzo (42), Molise (20) e Sardegna (25) hanno una soglia inferiore e potrebbero entrare in zona bianca qualora venisse confermata nelle prossime settimane. Sono queste, infatti, le regioni che potrebbero più facilmente entrare in zona bianca secondo i calcoli del matematico Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo ‘Mauro Picone’ del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Iac).
Di seguito il calendario con i possibili ingressi in zona bianca. Le date si basano sulle ipotesi della cabina nazionale e potrebbero cambiare a seconda dell’evoluzione del contagio.
- Abruzzo: 7 giugno.
- Basilicata: 28 giugno.
- Bolzano e Treno: fine giugno.
- Calabria: 7 o 14 giugno.
- Campania: 14 o 21 giugno.
- Emilia-Romagna: 7 o 14 giugno.
- Friuli-Venezia Giulia: 1 giugno.
- Lazio: 7 o 14 giugno.
- Liguria: 7 giugno.
- Lombardia: 7 o 14 giugno.
- Marche: 7 o 14 giugno.
- Molise: 1 giugno.
- Piemonte: 7 o 14 giugno.
- Puglia: 14 giugno.
- Sardegna: 1 giugno.
- Sicilia: 14 o 21 giugno.
- Toscana: 14 o 21 giugno.
- Umbria: 7 o 14 giugno.
- Valle d’Aosta: incidenza ancora alta (130 casi su 100mila abitanti), bisognerà attendere più a lungo.
- Veneto: 7 giugno.
Il monitoraggio dell’Iss
“La campagna vaccinale progredisce sempre più velocemente – rileva il rapporto del ministero della Salute e dell’Iss – e l’incidenza si avvicina a livelli (50 per 100.000) che permetterebbero il contenimento dei nuovi casi“.
Questa settimana tutte le regioni passano a un livello rischio basso. Nessuna regione supera la soglia critica di occupazione di posti letto sia in terapia intensiva sia nei reparti ordinari. Il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva è del 19%, con un ulteriore calo delle persone ricoverate. Idem per il tasso di occupazione in area medica, anche questo fisso al 19%.