La Sicilia va verso la conferma, anche per la prossima settimana, della zona arancione. La bozza del monitoraggio Iss inserisce l’Isola tra le regioni “compatibili con uno scenario di tipo 2“, a rischio moderato. Sfuma l’obiettivo della “Sicilia zona gialla“, almeno per un’altra settimana. Questo è quanto emerge dai dati emersi finora, confermati dalla cabina di monitoraggio Ministero-Iss-Regioni nel pomeriggio. L’ordinanza verrà firmata firmata dal ministro Speranza in serata ed entrerà in vigore il 3 maggio.
Colore regioni maggio: chi cambia zona
Assieme alla Sicilia, rimarranno in zona arancione anche Basilicata, Calabria e Puglia. Passa in zona arancione anche la Sardegna, dopo tre settimane di zona rossa, mentre la Valle d’Aosta dovrebbe fare il percorso al contrario e passare dalla zona arancione alla zona rossa. Tutte le altre regioni e province autonome, invece, rimangono in zona gialla.
Inoltre, è pronta la zona rossa per la zona di Bella Farnia, a Sabaudia, in provincia di Latina dove ieri sono stati trovati 80 cittadini indiani positivi su 550 tamponi effettuati.
Per quanto riguarda l’indice Rt, tre regioni hanno un dato superiore all’1: Campania, Basilicata e Sicilia (1,05). Lo conferma la bozza coi dati del monitoraggio relativi alla settimana 19-25 aprile. Per vedere la Sicilia zona gialla, quindi, bisognerà attendere almeno un’altra settimana. Al momento i positivi oscillano tra i 950 e i 1000 casi giornalieri, con numerose zone rosse in tutta l’Isola.
Coronavirus: l’andamento della pandemia
La pandemia in Italia è per il momento sotto controllo. L’indice Rt nazionale sale da 0,81 a 0,85, ma l’incidenza dei casi scende da 152 a 146 dell’attuale settimana. In diminuzione anche le regioni con tasso di occupazione delle terapie intensive sopra la soglia medica, passate da 12 a 8. A livello nazionale, il tasso d’occupazione delle terapie intensive è uguale alla soglia critica (30%) e quello in aree mediche scende al 32%.
“Si conferma la lenta discesa dei nuovi casi e del numero di pazienti ricoverati – si legge nella bozza dell’Iss -, ma il quadro complessivo resta ancora ad un livello molto impegnativo. L’incidenza è in lenta diminuzione ma ancora molto elevata per consentire sull’intero territorio nazionale una gestione basata sul contenimento ovvero sull’identificazione dei casi e sul tracciamento dei loro contatti”.