I contagi da Coronavirus in Sicilia sono ormai dovuti principalmente alla variante inglese del ceppo originario. La percentuale di tamponi che riscontrano la variante britannica nei positivi è del 55,2% (la media italiana è al di sopra del 54%). Lo confermano gli ultimi dati forniti dalla “flash survey” condotta dall’Istituto superiore di sanità e dal ministero della Salute insieme ai laboratori regionali e alla fondazione Bruno Kessler.
Nell’Isola, inoltre, sono stati riscontrati casi di variante sudafricana. Assente invece, almeno per il momento, la variante brasiliana. Secondo quanto riportato da La Repubblica, al sondaggio hanno partecipato cinque laboratori (Policlinici di Palermo, Catania, Messina, Crqc e Istituto zooprofilattico sperimentale) e i tamponi positivi selezionati sono stati 268. Di questi 63 sono stati sottoposti a sequenziamento del genoma: 32 sono hanno rilevato la variante inglese (il 55,2 %) mentre uno solo la variante sudafricana (1,7%).
Come sottolinea l’Istituto Superiore di Sanita, la variante inglese è quella prevalente in quasi tutto il territorio nazionale, sebbene la variante brasiliana stia colpendo in maniera importante tutto il centro Italia.