Attualità

Impianti sciistici restano chiusi: il nuovo provvedimento di Speranza

Prorogato il divieto di apertura degli impianti sciistici. Continua, così, la penalizzazione del turismo invernale sull'Etna ma gli operatori chiedono ristori immediati.

L’apertura degli impianti sciistici era prevista per oggi ma il Ministro della Salute Roberto Speranza, a causa della preoccupante diffusione delle varianti di coronavirus, ha firmato un provvedimento che ne proroga la chiusura fino al 5 marzo. 

Secondo il Dpcm del 14 gennaio le piste da scii avrebbero potuto riaprire nelle aree gialle e, quindi, anche in Sicilia. Ma il Cts, in un verbale del 12 febbraio, ha affermato che “allo stato attuale non appaiono sussistenti le condizioni per ulteriori rilasci delle misure contenitive vigenti, incluse quelle previste per il settore sciistico amatoriale“.

La preoccupazione maggiore è quella relativa alla della cosiddetta “variante inglese” che si diffonde molto velocemente e, attualmente, rappresenta una percentuale media del 17,8% sul numero totale dei contagi.

Penalizzato il turismo sull’Etna: le proteste degli operatori

Le temperature rigide di questi giorni avrebbero potuto attirare un gran numero di turisti sull’Etna, i cui impianti sciistici quest’anno sono rimasti sempre chiusi. La stagione sciistica è ormai saltata e sono tante le proteste degli operatori. Tutte le Regioni in zona gialla, tra cui la Sicilia, si erano infatti organizzate per attuare un protocollo di sicurezza adatto alla riapertura.

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L’Anef, l’Associazione Nazionale Esercenti Funiviari, ha dichiarato: “Dopo il 3 dicembre, il 7 gennaio, il 18 gennaio e il 15 febbraio, adesso la proroga al 5 marzo. Ormai la stagione è saltata, ci sentiamo presi in giro di fronte a tutto quello che abbiamo speso per l’apertura di domani, in vista della quale abbiamo assunto altro personale. I ristori siano immediati, altrimenti il comparto va in fallimento. Siamo il settore più penalizzato: da 12 mesi senza un euro di incasso ma con spese e stipendi da pagare. La cassa integrazione è arrivata a dicembre, da luglio lavoravamo per preparare l’inverno.”

Speranza ha, però, assicurato che “il Governo si impegna a compensare al più presto gli operatori del settore con adeguati ristori“.