Il Comitato tecnico-scientifico ha fissato nella giornata di oggi i criteri per la riapertura palestre e piscine. Torna lo sport a livello individuale, ma con regole molto stringenti. In palestra arriva il via libera alle lezioni individuali, mentre in piscina bisognerà allenarsi mantenendo una distanza di 10 metri quadri per persona. Nulla, comunque, è ancora certo. La decisione finale spetterà infatti al nuovo governo, che dovrà aggiornare le regole contenute nel DPCM di gennaio.
Nel pubblicare il documento con le nuove regole, il Cts esprime preoccupazione per l’evoluzione della pandemia, con riguardo anche alle varianti individuate in Italia, oltre che all’estero. Allo stesso tempo, tuttavia, sottolinea l’importanza, specie per i “soggetti in età evolutiva”, ma anche in pazienti con malattie croniche e per gli anziani, di alimentare il benessere psico-fisico tramite lo sport.
Riapertura palestre e piscine: quando potranno riprendere le attività
Riapertura palestre e piscine: attività in zona gialla e zona arancione
L’apertura di palestre e piscine avverrà in maniera scaglionata per le diverse discipline, seguendo regole diverse a seconda della zona di rischio. Esclusa la zona rossa, dove l’attività motoria e lo sport sono consentiti all’aperto in forma individuale.
Per la zona arancione, invece, vengono consentite:
- In palestre, piscine e tensostrutture: le attività sportive di base individuali, anche acquatiche, e le attività sportive dilettantistiche non di squadra o di contatto.
- Per gli sport di contatto e per gli sport di squadra: sono consentiti gli allenamenti per le attività sportive esclusivamente se svolti in forma individuale, nel rispetto del distanziamento e del divieto di assembramento.
- Per i bambini in età scolare, consentito lo sport e la danza, coerentemente con la riapertura degli istituti scolastici.
Per la zona gialla, oltre alle attività già citate per la zona rossa e la zona arancione, vengono consentiti gli allenamenti per gli sport da contatto e di squadra dilettantistico e di base.
Riapertura palestre e piscine: le regole da rispettare
Durante l’attività fisica, nel documento pubblicato dal Cts, “obbligatorio mantenere la distanza interpersonale minima adeguata all’intensità dell’esercizio, comunque non inferiore a 2 mt”. Per le piscine all’inizio si era proposta una distanza di 7 metri, ma il Comitato tecnico-scientifico ha preferito allungare ultimamente a 10 metri di distanza.
Attrezzi e materiali dovranno essere costantemente sanificati. Si potrà bere solo da bicchieri monouso o da bottigliette personalizzate e individuali, gettando negli appositi contenitori fazzoletti e gli altri materiali usati. Inoltre, non è possibile farsi la doccia in palestra e nelle strutture sportive.
Le regole di sanificazione
Infine, le regole di sanificazione prevedono l’obbligo di indossare la mascherina per gli operatori. Per quanto riguarda i dispenser di gel sanificante, la quantità “va calibrata non solo in base alla superficie ma anche in funzione del numero di potenziali utenti che potrebbero utilizzarlo”.