Utility e SocietĆ 

Sicilia, previsti meno contratti di lavoro nel 2021: le figure piĆ¹ richieste

lavori piĆ¹ richiesti
24% di contratti di lavoro in meno rispetto allo stesso periodo dellā€™anno scorso e circa 10mila posti di lavoro persi nelle imprese siciliane: sono questi i dati che emergono dal bollettino mensile realizzato da Unioncamere e Anpal.

Tra gennaio e marzo di questā€™anno in Sicilia le imprese stipuleranno 41.650 contratti di lavoro, -24,3%, rispetto allo stesso periodo dellā€™anno scorso, 14.410 nel solo mese di gennaio.

ƈ quanto emerge dal bollettino mensile del sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal. Una tendenza piĆ¹ o meno in linea con la media italiana (-23%) e con quella relativa a Sud e Isole (-24,8%) e Centro (-24,7%). Di questi 14.410, i dirigenti professionali con elevate specializzazioni e tecnici sono 4.160 (28,9%), gli impiegati professionali nel commercio e nei servizi 4.460 (31%), gli operai specializzati e conduttori di impianti e macchine 4.560 (31,6%), le professioni non qualificate 1.230 (8,5%).

Sempre con riferimento alle 14.410 nuove entrate, 5.210 saranno nellā€™area della produzione di beni ed erogazione di servizi, 3.430 in area commerciale e vendita, 2.640 in area tecnica e della progettazione, 1.790 nellā€™area logistica, 790 nellā€™area amministrazione, finanziaria, legale e controllo di gestione, 550 in area direzione e servizi generali.

Le professioni piĆ¹ richieste

Tra le professioni piĆ¹ richieste troviamo: conduttori di mezzi di trasporto 1.100;Ā operai specializzati in edilizia e manutenzione edifici 1.640; commessi e personale in negozio allā€™ingrosso 1.060; tecnici informatici 750; cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi turistici 750; personale amministrativo e segreteria 740; operai metalmeccanici ed elettromeccanici 730; personale non qualificato nei servizi di pulizia e in altri servizi alle persone 640; operatori dellā€™assistenza sociale, in istituzioni o domiciliari 610; tecnici della sanitĆ , dei servizi sociali e dellā€™istruzione 600. Con la laurea 3.210, con livello secondario e post secondario 5.630, con qualifica di formazione o diploma professionale 2.760, con nessun titolo di studio 2.810. Infine, tra gennaio e marzo ne sono previsti 14.210 nellā€™industria e 27.440 nei servizi.

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Dallā€™analisi emerge che sono stati persi circa 10mila posti di lavoro nelle imprese siciliane – dice Santa Vaccaro, segretaria generale Unioncamere Sicilia – ĆØ un dato che certamente ci fa molto preoccupare, anche perchĆ© si tratta di numeri importanti che la nostra economia e il nostro mondo del lavoro non si possono permettere”.

Da quasi un anno le aziende siciliane sono strette dalla morsa dellā€™emergenza sanitaria da coronavirus che ha messo in ginocchio lā€™intera economia dellā€™Isola.Ā Da mesi chiediamo un piano di ristori tempestivo ed adeguato che guardi alle perdite di fatturato e a moratorie fiscali piĆ¹ ampie ed inclusive, invece che ai codici Ateco. La diffusione dei contagi viene contrastata con le restrizioni, la gente non puĆ² uscire e quindi non va in giro a spendere”, dice Pino Pace, presidente di Unioncamere Sicilia.