Coronavirus Sicilia: il presidente della Regione, Nello Musumeci, è intervenuto in diretta a Tgcom 24 per commentare la situazione epidemiologica nell’Isola. Il governatore ricorda i dati di ieri diffusi dal Ministero della Salute e sottolinea come “i quaranta decessi sono una sconfitta per tutti”.
Misure più stringenti in arrivo
“Questo ci mette in allarme, serve rigore”, dichiara Musumeci che aggiunge come, nonostante la zona arancione, si sia ripresentato il fenomeno dell’assembramento e che, per questo, “nelle prossime ore adotteremo misure più stringenti. Misure ancora più penalizzanti per gli indisciplinati. Le conseguenze le paga anche chi ha rispettato le norme”.
Si attende quindi l’arrivo a breve di una ordinanza o di un avviso che comunichi le nuove misure restrittive stabilite dal governo siciliano.
Allarme a Catania, Palermo e Messina
D’accordo col ministro Speranza, Musumeci si dice sinceramente preoccupato per l’alto numero dei contagi in Sicilia. Soprattutto perché “rispetto alla prima fase, c’è meno paura e dall’altro cresce il bisogno”. La situazione economica nell’Isola stride, infatti, con quella epidemiologica che richiederebbe misure più stringenti, ma sicuramente più dannose per l’andamento economico del territorio. “Intanto – aggiunge il governatore –, abbiamo dichiarato dieci zone rosse e non escludiamo di poterne dichiarare altre. Crediamo che l’allarme arrivi dalle grandi città: Palermo, Catania e Messina”.
Chiusura scuole in Sicilia
Musumeci conclude dicendo che “C’è stata una recrudescenza del fenomeno a causa dell’indisciplina collettiva nel periodo festivo, continueremo a pagarne le conseguenze anche nei prossimi 8-10 giorni“. Per quanto riguarda le scuole, Musumeci informa che “per adesso rimangono chiuse in tutti gli ordini e gradi”.