È ormai chiaro che, nei prossimi giorni, l’Italia sarà colpita da ulteriori misure restrittive per scongiurare il rischio di una terza ondata. Resta solo da capire quando queste misure saranno adottate e in cosa consisteranno.
Alla voce del Cts e del Presidente Giuseppe Conte che ribadiscono la necessità di una nuova stretta, si aggiunge anche quella del Ministro della Salute Roberto speranza che sottolinea che il periodo tra Natale e l’epifania sarà “il periodo più complicato, in cui il tasso di relazioni e spostamenti si alza di molto. Ascolteremo con grande attenzione i nostri scienziati e l’auspicio è che nel giro di poco tempo si possano assumere ulteriori misure, in grado di scongiurare una ipotetica terza ondata. Se ci fermiamo e molliamo, la curva del virus può tornare a salire. Se non vogliamo precipitare nella terza ondata dobbiamo accettare misure di contenimento ancora più rigorose; se ci sarà o meno la terza ondata, dipenderà da noi”.
Lockdown di Natale, Conte: “Necessarie misure restrittive”
A proposito del vaccino il Ministro sottolinea:”La campagna vaccinale partirà a gennaio ma il vaccino non arriverà subito per tutti“.
Anche Walter Ricciardi, consigliere del ministero della Salute e docente di Igiene all’Università Cattolica di Roma, è favorevole ad un lockdown nel periodo natalizio.
Il virologo Andrea Crisanti, invece, spinge verso una maggiore collaborazione tra tutte le Istituzioni coinvolte: “Non si può aspettare il vaccino solo con isolamento e mascherine. Un’epidemia non si combatte così, ma interrompendo le catene di contagio. Per farlo servono misure calibrate, forze sul campo, tracciamento, tamponi e strutture adeguate per l’isolamento. Insomma, il sacrificio della zona rossa in tutto il Paese vale la pena se si investe su tutto quanto. Altrimenti è una presa in giro“.