All’alba del 2 dicembre, l’Etna torna a dare spettacolo con uno scenario mozzafiato, che saluta il mese appena cominciato. A segnalarlo, sui suoi canali social, con uno scatto che non lascia dubbi, il vulcanologo Boris Behncke, il quale precisa come da tempo il Vulcano non offrisse uno spettacolo “così sublime e visibile a tutti”.
“Ma eccoci questo mattino, 2 dicembre 2020, all’alba – scrive Behncke -. In piena attività stromboliana le due bocche del Cratere di Sud-Est, quella conosciuta come ‘bocca (o cono) della sella’, e quella più orientale, che mi piaceva chiamare ‘puttusiddu’ in altri tempi. Quest’ultima bocca ha mostrato un graduale ritorno in attività dalla sera del 14 novembre in poi, prima con sbuffi di vapore e cenere grigia o marrone (materiale vecchio), poi con una prima debole incandescenza un paio di notti fa, e finalmente, dalla notte del 30 novembre-1 dicembre, con attività stromboliana. L’ultima attività di questa bocca era avvenuta nella prima metà di dicembre 2019″.