Università in pillole

Università, lezioni in presenza per matricole: Conte spiega perché

Lezioni in presenza per gli studenti universitari di primo anno ma perché? Di questa deroga ha parlato anche il premier Giuseppe Conte, nel corso di un intervento.

Negli scorsi giorni, Giuseppe Conte, presidente del Consiglio, ha approfittato dell’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università Luiss Guido Carli di Roma anche per avanzare alcune promesse e motivare una decisione, ovvero quella di mantenere le lezioni in presenza per le matricole.

Secondo quanto indicato dal premier, in collegamento da Palazzo Chigi, sarebbero in arrivo risorse dal recovery found, utili a sostenere formazione e ricerca. Poi, ha espresso il proprio parere su quanto attualmente vissuto dagli studenti italiani.

“Sono sicuro l’università aiuterà gli studenti in questa fase, anche se privati della condivisione -ha indicato il presidente Conte- . L’interazione diretta e personale è fondamentale”.

Si precisa, tuttavia, che agli studenti universitari al primo anno è riservata la possibilità di seguire le lezioni in presenza. 

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“Nella consapevolezza di quanto sia decisivo il contatto umano e intellettuale, stare in presenza e guardarsi negli occhi, abbiamo deciso di inserire questa deroga, ma solo per gli studenti del primo anno – ha precisato il premier- , perché sono quelli più a rischio dispersione secondo le statistiche.

Con il contributo e l’impegno di tutti sono certo che sapremo superare ancora una volta le sfide che la pandemia ci mette di fronte – ha concluso –  L’anno che ci aspetta non è semplice“.