Dopo le polemiche sul ddl voluto da Musumeci per allentare le misure restrittive in Sicilia e le parole di Boccia che annunciava la volontà del governo di voler impugnare provvedimenti contrari all’ultimo Dpcm, Musumeci chiarisce. Il governatore della Sicilia ha parlato della questione a “Un giorno da Pecora” su Rai Radio1.
“Nessuno qui vuole riaprire subito – ha subito precisato Musumeci –, utilizzeremo la legge regionale, se sarà approvata dall’Assemblea siciliana, solo quando ci saranno le condizioni per poterlo fare: non siamo irresponsabili e non subiamo la pressione della piazza. Se le condizioni della Sicilia saranno diverse tra qualche mese da Lombardia e Veneto, non capisco perché non dovrei aprire in anticipo ristoranti e cinema rispetto alle regioni più in difficoltà”.
Musumeci ha aggiunto: “Avere una legge che consente di rimodulare apertura e chiusura delle attività non significa applicarla a novembre o a dicembre. In questo momento non credo ci siano le condizioni per potere riaprire – ha evidenziato – Ma se a febbraio ci fossero le condizioni non capisco per cui non dovremmo ridurre il calvario delle attività, sentito il Comitato tecnico scientifico. Sappiamo tutti che ci attendono mesi difficili”.
A proposito del ministro Boccia, ha detto: “Non ho parlato col ministro Boccia – ha detto – Ha avuto l’imprudenza di dire che il governo impugnerà provvedimenti contrari al Dpcm prima di leggere il nostro disegno di legge: ha fatto processo alle intenzioni”.
Musumeci ha, infine, rivelato: “Faccio il tampone una volta a settimana, l’ultimo l’ho fatto quattro giorni fa, perché vado sempre in giro e ho contatti con tante persone”.