Via libera, da oggi, alle misure previste dalla nuova ordinanza del Presidente della Regione Nello Musumeci, firmata lo scorso 27 settembre. Prima tra tutte, il ritorno all’uso delle mascherine anche per strada. Come recita l’ordinanza, infatti, da oggi e fino al 30 ottobre “è obbligo di ogni cittadino, al di sopra dei 6 anni, di tenere sempre la mascherina nella propria disponibilità, quando si è fuori casa”.
“Nei luoghi aperti al pubblico – si continua a leggere – la mascherina deve essere indossata se si è nel contesto di presenze di più soggetti. Si è dispensati solo quando ci si trova tra congiunti o conviventi“. Unici esclusi dall’obbligo in modo continuativo sono “coloro che svolgono attività motoria intensa, a condizione che il distanziamento interpersonale possa essere mantenuto, salvo l’obbligo di utilizzo alla fine dell’attività medesima”.
L’ordinanza dà una stretta anche sugli assembramenti. Da oggi, infatti, “è fatto divieto di assembramento mediante il prolungato stazionamento nei luoghi pubblici o aperti al pubblico quali, a titolo esemplificativo, le strade, le piazze e i parchi”.
Anche in questo caso, vengono escluse “le sole occasioni di iniziative pubbliche previste dalla legge e/o comunicate all’Autorità di pubblica sicurezza, per le quali l’organizzatore è comunque responsabile dell’assoluto rispetto delle norme comportamentali per la prevenzione dal rischio di contagio”.
All’interno dell’ordinanza, inoltre, si tengono in conto coloro che entrano nel territorio della Regione da stati europei o extra europei. Dovranno, infatti, “comunicare la propria presenza al servizio sanitario della Regione”. Per chi risiede in Sicilia, invece, si adempierà “a tale obbligo sia mediante la registrazione sul sito sia dandone pronta comunicazione al proprio medico di medicina generale o pediatra di libera scelta”.
Menzionate, infine, le misure di prevenzione adottate tanto sul personale sanitario quanto sui pazienti “fragili”. L’ordinanza, infatti, informa che “le Aziende del sistema sanitario regionale provvedono a svolgere controlli periodici sul personale, mediante tampone c.d. rapido ovvero con altro mezzo di indagine diagnostica”. Allo stesso modo, “al medesimo controllo periodico sono sottoposti gli ospiti delle strutture socio-sanitarie e i c.d. soggetti fragili”.