Non è stato ancora inaugurato il suo primo viaggio, e già non piace. Il “BRT Università” è il bus designato alla sostituzione del Metro Shuttle, di recente soppresso da FCE per l’A.A. 2020/21. Una notizia che ha lasciato interdetti moltissimi studenti che, giornalmente, hanno utilizzato lo shuttle per gli spostamenti dalla fermata “Milo” fino ai locali della Cittadella Universitaria.
Al ricevimento della notizia, di certo non è mancata l’ironia. Lo dimostra il commento di una utente, che afferma sarcastica “sempre progressi ad Unict!”, a cui fa eco un’altra studentessa, che sottolinea: “l’unica cosa che funzionava: cambiamola”. Il commento di un’altra utente è catastrofico: “l’incubo sta tornando…”, una user invece afferma disperatamente “una cosa funzionava bene del servizio trasporti, una…”.
Altri commenti hanno invece un tono più serio, e deluso, come quello di un user che conferma il pensiero di molti altri studenti: “come obbligare gli studenti ad acquistare anche l’abbonamento AMT (che nessuno acquisterebbe perché il servizio lascia molto a desiderare)? Semplice, distruggiamo l’unico servizio utile e decente che c’era e facciamolo fare ad AMT”.
In effetti, come fa notare un utente, “dopo che hanno installato mille schermi alla cittadella, fermate, “servizio soppresso”, mah”. A questo commento fa eco quello di un altro studente, che conferma: “un servizio utile c’era e lo hanno soppresso. BRT peggio dei viaggi della speranza di alcune zone del mondo sottosviluppate”, concludendo con un delusissimo “vergognatevi”.
L’eliminazione del Metro Shuttle, dunque, ha suscitato la rabbia degli studenti e non che ne hanno fatto utilizzo per lungo tempo, persino nel delicatissimo periodo, durante la pandemia, quando la metropolitana di Catania è stata chiusa. Come si comporterà il nuovo “BRT Università”? Sarà un degno successore del tanto amato Metro Shuttle, o le lamentele si riveleranno fondate?