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Coronavirus, Sicilia ultima per tamponi e seconda per pazienti in rianimazione

coronavirus test
Sicilia ultima per tamponi, tanti ricoverati in terapia intensiva e basso rapporto guariti-dimessi rispetto ai positivi. Questo è quanto è emerso dall'ultimo report dell'ufficio statistica del Comune di Palermo.

Sulla base dei dati analizzati dall’ufficio statistica del comune di Palermo, la Sicilia è risultata essere la regione con il minor numero di tamponi in rapporto alla popolazione residente. 

I tamponi, infatti, sono stati effettuati solo sul 6,57% della popolazione. Ciò significa che sono stati effettuati meno della metà dei tamponi rispetto alla media nazionale che è del 13,29%.

I dati del report

Al termine della settimana che va dal 17 al 23 agosto, i tecnici hanno confrontato gli indicatori della Sicilia con quelli delle altre regioni e delle province autonome.

Oltre alla preoccupante situazione dei tamponi, il report diffuso dall’ufficio statistica del comune di Palermo rivela anche altri dati interessanti in merito alla diffusione del Coronavirus in Sicilia. Infatti, è emerso che la Sicilia ha, dopo la Provincia di Trento, il secondo maggior valore di ricoverati in terapia intensiva per 100 mila abitanti, e il secondo maggior valore in assoluto dopo la Lombardia. Inoltre, l’isola ha il più basso rapporto di guariti-dimessi rispetto ai positivi:  il 70,3% contro la media nazionale del 90,6%.

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In generale, l’analisi conferma una sensibile risalita del numero di nuovi positivi in tutte le regioni.

Il sindaco Orlando chiede di intensificare i controlli

I dati sull’aumento dei casi in alcune zone della Sicilia e, come nel resto d’Italia, soprattutto fra i più giovani – ha dichiarato il sindaco  di Palermo, Leoluca Orlando – non possono non preoccupare.

Per questo rivolgo al Governo regionale un invito e un appello affinché siano intensificati i controlli tramite tampone ai cittadini residenti in Sicilia e perché si proceda ad una migliore tracciabilità di chi, soprattutto le migliaia di turisti che stanno affollando alcune zone dell’isola, arriva da altre regioni o dall’estero“.