Il gran caldo della seconda metà si fa sentire: è questo il motivo per cui, in ogni momento che si può, la gente si reca in spiaggia, in cerca di una temporanea frescura, di un po’ di relax “coccolati” dalla brezza marina. I lidi, però, sono anche il bersaglio di soggetti loschi, che girano tra gli ombrelloni approfittando della mancanza degli occupanti per privarli di zaini o oggetti preziosi.
Uno zaino è proprio ciò che ha spinto il 39enne Massimiliano Longhitano ad introdursi in un lido privato, passando dalla vicina spiaggia libera. L’obiettivo, ben in vista, sarebbe stato un “lavoro facile”, da prelevare dalla postazione temporaneamente incustodita e portar via, uscendo nuovamente dalla spiaggia libera. Ma, tra la confusionaria calura estiva e la fretta, il malintenzionato non ha fatto i conti con dove lo zaino in questione era posizionato.
Ed è così che Longhitano, senza accorgersene, si è introdotto al “Lido del Carabiniere”, riservato e frequentato, come si sa, dai componenti dell’Arma. Il 39enne è stato subito individuato da un usufruente del lido, un carabiniere, al quale ha dato man forte un collega della Guardia Costiera. Consegnato alle autorità, Massimiliano Longhitano è stato giudicato per direttissima: avrà l’obbligo di presentarsi due volte al giorno alla Stazione dei Carabinieri di Librino.