L’estate si inoltra verso agosto e si cominciano a fare i primi conti sull’efficacia del Bonus Vacanze, misura integrata nel Decreto Rilancio, per favorire la ripartenza economica di strutture terziare specializzate nel campo del turismo, come alberghi, hotel, b&b e agriturismi.
I dati sono allarmanti: secondo quanto riportato da La Repubblica, solo 1 hotel su 5 ha deciso di aderire alla misura economica messa a disposizione dal governo. Il motivo รจ semplice: il bonus vacanza, infatti, offre un rimborso non immediato agli albergatori, il che sottintende un anticipo nei confronti del cliente. Il privilegiato sembra essere solo il cliente, che, al momento della fatturazione, ottiene subito lo sconto previsto per legge, a discapito del guadagno del titolare della struttura.
Il gestore, dunque, vedrร accreditarsi questo rimborso in tempi lunghi, quando di fatto al cliente, deve applicare subito lo sconto. Questo meccanismo non conviene a gran parte delle attivitร del settore e per questo le adesioni raccolte sono davvero poche in tutta la penisola. Molti albergatori si sono schierati contro il bonus, decidendo di non applicarlo. La maggior parte delle attivitร turistiche avrebbe preferito maggiore liquiditร e i 2,4 miliardi di euro stanziati per il settore non bastano.