In data 10 luglio l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato il Provvedimento che definisce criteri e modalità di acquisto per il credito imposta sanificazione e l’acquisto dei dispositivi di protezione. Si tratta, in sostanza, dell’atteso bonus sanificazione di cui avevano bisogno soprattutto aziende e attività commerciali per smaltire i costi extra di questo periodo. Spieghiamo quindi cos’è nello specifico e come ottenerlo.
Credito imposta sanificazione: di cosa si tratta
Il bonus sanificazione consiste in un credito d’imposta del 60% delle spese per la sanificazione degli ambienti e degli strumenti utilizzati. Inoltre, permette l’acquisto di dispositivi di protezione individuale e di altri dispositivi atti a garantire la salute dei lavoratori e degli utenti, come specificato nell’articolo 125 del Dl Rilancio in fase di conversione.
Il bonus sanificazione, come dispone la norma, non può superare i 60 mila euro per ciascun beneficiario e per l’anno 2020 sono stanziati 200 milioni di euro. Con il nuovo credito imposta sanificazione si sostituisce il precedente e si aumenta sia la platea dei beneficiari che le spese agevolabili. Sul suo sito, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato il modello e le istruzioni per la compilazione della comunicazione dell’opzione per la cessione del credito. In questo modello andranno indicate le spese ammissibili al credito di imposta. Questo dovrà essere inviato secondo le seguenti modalità:
- esclusivamente con modalità telematiche, direttamente dal contribuente;
- avvalendosi di un intermediario;
- mediante il servizio web disponibile nell’area riservata del sito internet;
- tramite i canali telematici dell’Agenzia delle entrate.
Credito sanificazione: quando presentare la domanda
Passati cinque giorni dall’invio della comunicazione, l’Agenzia rilascia una ricevuta che ne attesta la presa in carico o lo scarto. Si ricorda che la comunicazione per il credito imposta sanificazione può essere richiesta a partire dal 20 luglio 2020 e fino al 7 settembre 2020.
In ogni caso, inoltre, il credito di imposta non può superare la cifra di 60 mila euro come tetto massimo. A seguire si pubblicano il Provvedimento dell’Agenzia e la comunicazione delle spese per l’adeguamento degli ambienti di lavoro e/o per la sanificazione e l’acquisto dei dispositivi di protezione.