Quella del “U pisci a mari” di Aci Trezza è una tradizione che vanta ben più di 250 anni di storia e che quasi mai – tranne a causa di eventi bellici e poche altre catastrofi – e per nessuna ragione, nemmeno di fronte a un ostile maltempo, è stata rinviata. Nel caso del 2020, però, il divieto di assembramento e le elevate misure di contenimento dal contagio dovute all’emergenza Covid-19 hanno obbligato la Commissione per i festeggiamenti e l’associazione culturale “U pisci a mari” a rinviare la manifestazione al 2021.
Ed è così che i rais, il capo cordata alla fiocina, l’aiutante a prua e l’uomo pesce hanno dovuto rimandare la suggestiva calata al mare accompagnati dalla banda e l’avvincente battuta di pesca dove il pesce (dopo 3 tentativi) riesce sempre a sfuggire e costringere la ciurma a ribaltare la barca, in un tripudio finale.
L’equipaggio, invece, accompagnato dal presidente Giuseppe Buzzurro e dai componenti dell’associazione, alle 17 di giorno 24 si recheranno in visita davanti al simulacro del protettore del borgo marinaro per un omaggio floreale ed una preghiera perchè possa passare presto questa epidemia. “Mettere in scena la rappresentazione senza pubblico o con un numero contingentato di spettatori, seppur in esterna ed in un luogo ampio, non ci è sembrato corretto e rispettoso di quella che è l’essenza della tradizione stessa: la partecipazione della comunità di Aci Trezza e non solo. Per questo motivo abbiamo deciso di fermarci e dare appuntamento a tutti al prossimo anno con la speranza che andrà tutto bene” – dicono dalla Commissione e dall’associazione “U pisci a mari”.