Alla vigilia dell’anniversario del ventottesimo anno della strage di Capaci, il murales di Peppino Impastato a Ognina, Catania, è stato danneggiato. Nella foto pubblicata ieri dalla pagina Facebook Interact Club Catania Ovest, accanto alle parole e alla raffigurazione di Peppino, scritta con vernice rossa, appare una scritta in prima persona, come se a parlare fosse lo stesso ragazzo di Cinesi: “Sono morto inutilmente, boss scarcerati”.
C’è sdegno e sorpresa da parte dei giovani dell’associazione, che per mezzo della portavoce Giulia F. esprime la propria posizione sui social. “Al di là di quello che è stato scritto e sul quale non entro nei meriti, penso che manifestare in questo modo le proprie opinioni ed intenzioni, sia esattamente il modo più sbagliato per farlo ed altresì la maniera più inutile, scorretta e vana”, scrive in un lungo post.
Non è la prima volta che il murales viene danneggiato, come ricorda la stessa associazione, che si impegna a ripristinare al più presto l’opera di street art. “A chi ha danneggiato il nostro murales su Peppino Impastato, posso solo rivolgere tutta la mia disapprovazione – recita la parte conclusiva del messaggio di Interact Club Catania Ovest –, ma verso tutti coloro che ogni volta, passando sotto quel cavalcavia e guardando quella immagine, pensano che bisogna sempre lottare e mai arrendersi, rivolgo invece tutte le mie forze e la mia caparbietà, affinché quel simbolo torni ad essere il prima possibile, quel messaggio di speranza verso un futuro migliore, fatto di gente libera e di persone sane e volenterose di un mondo più onesto”.