Basket, volley e pallanuoto per ripartire, dopo lo stop dovuto al lockdown, hanno deciso di sfruttare la fine dell’estete: si giocherà all’aperto, con piazze, mare e antiche meraviglie sullo sfondo. L’utilizzo di stadi, palazzetti e impianti al coperto, infatti, implicherebbe problemi legati al rispetto delle norme sanitarie di distanziamento sociale.
Si tratta di un vero e proprio ritorno alle origini quello pensato dalle discipline sportive: “Per affrontare la ripartenza della pallacanestro sto pensando alla possibilità quest’estate, in caso di restrizioni e nel caso le autorità lo permettano, di riportare questo sport alle origini: giochiamo all’aperto”, ha spiegato all’ANSA il presidente della Federbasket, Gianni Petrucci.
La Federbasket, come la Federvolley, ha inoltre chiesto al Politecnico di Torino di studiare una speciale mascherina da utilizzare in partita dai giocatori: “Stiamo immaginando una ripresa della stagione a fine agosto con la Super Coppa giocata all’Arena di Verona o in un altro sito archeologico, come può essere la Valle dei Templi di Agrigento – ha dichiarato Massimo Righi, l’ad della Lega Volley maschile – Già da luglio però se fosse possibile vorremo riprendere a organizzare alcuni eventi in giro per l’Italia, qualche match esibizione per riallacciare filo e restituire la pallavolo alla gente”.
La pallanuoto potrebbe anche ritornare in mare, sfruttando il vantaggioso clima italiano, così come si giocava prima del secondo conflitto mondiale. Ora la Fin potrebbe organizzare una sorta di Summer League itinerante, con le squadre di A1, tra le località balneari.