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Concerti, cinema e teatri: “Sì a una possibile ripartenza, ecco quando”

folla di persone a un concerto
Concerti, cinema e teatri: quando si ripartirà? Nei giorni scorsi, il Comitato tecnico-scientifico della Protezione civile si è riunito per mettere a punto un protocollo di sicurezza. Ecco quando si potrebbe ripartire.

Il mondo dello spettacolo è tra i settori che, in questo periodo, sta soffrendo più di altri il lockdown. Tuttavia sembra esserci uno spiraglio e gli eventi potrebbero ripartire a breve, pur con tutte le precauzioni del caso. Quel che è certo, infatti, è che niente sarà più come prima: concerti, spettacoli, film al cinema cambieranno volto e il tutto verrà riorganizzato in funzione delle nuove misure di sicurezza.

Quando si potrà ripartire

Secondo il comitato scientifico della Protezione Civile, riunitosi nei giorni scorsi per elaborare un piano da sottoporre al Governo, già dalla prima settimana di giugno potrebbero esserci le condizioni per tornare al cinema, nei musei o in teatro. Diversi aspetti sono stati presi in considerazione, così come tutti i possibili scenari e gli impatti che queste riaperture potrebbero avere. Le valutazioni, naturalmente, tengono in considerazione la situazione attuale e non è escluso che, con l’evolversi di quest’ultima, potrebbero esserci ulteriori cambiamenti.

Mascherina e biglietti online

Quel che è certo, se si vorranno riaprire cinema, teatri e musei, è che la mascherina dovrà essere obbligatoria per tutti. Dovranno esserci controlli sia all’entrata che all’uscita, ma evitando le code e acquistando i biglietti direttamente online per evitare ogni contatto in biglietteria. All’ingresso dovranno essere presenti distributori di gel igienizzante e le entrate saranno contingentate in maniera ordinata, anche in orari diversi. I posti dovranno essere distanziati da almeno un metro. Pubblico, artisti e staff dovranno effettuare un controllo della temperatura corporea, che non dovrà superare i 37.5 gradi.

Capienze ridotte

Anche le capienze saranno naturalmente ridotte. Si pensa che, per un luogo chiuso, il tetto massimo di presenze non debba superare le 200; mentre nei luoghi aperti il tetto massimo di persone sarà di 1000. Il numero comprenderebbe artisti, staff e pubblico. Per i teatri, queste indicazioni potrebbero adattarsi sulla base dell’evento e del tipo di spettacolo con indicazioni differenziate, ad esempio, per quanto riguarda l’orchestra.

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Queste dunque le proposte del comitato tecnico-scientifico girate al Governo con la premessa che i dati delle prossime settimane lo permettano. Ottimista il ministro per i Beni e le Attività culturali Dario Franceschini: “Non lo decidiamo solo noi, ma dal Comitato tecnico scientifico ci hanno detto che possono riaprire in sicurezza. Lunedì incontrerò il mondo del cinema. Abbiamo davanti l’estate, le piazze sono grandi arene in cui le misure di sicurezza sono più facili da applicare. E poi bisogna far ripartire la grande industria del cinema italiano”.